Riepilogo
Mi chiamo Lou e ho diciassette anni. Vivo con i miei genitori e la mia sorellina nel sud della Francia. La nostra particolarità? Siamo lupi mannari. Sulla Terra ci sono circa tre miliardi di lupi per quattro miliardi di esseri umani, questi non ignorano la nostra esistenza. Loro ci rispettano e noi rispettiamo loro in cambio. E funziona così. Così, ogni due anni, si svolge un incontro che riunisce gli Alpha più potenti. Questo incontro ha un concetto curioso, i partecipanti omega sono attratti. Gli omega siamo noi, il popolo dei lupi. Ogni lupo viene disegnato una sola volta nella sua vita. E quest'anno, sono io, ed è lì che è iniziato tutto.
1
Lentamente, un senso di prigionia affiora in ogni cellula del mio corpo. Il panico sale in me e comincio a respirare faticosamente. I miei polmoni si stanno a malapena riempiendo d'aria e presto finirò l'ossigeno.
Sono oppresso, ho l'impressione che i muri mi rinchiudano. Sto per svenire da un momento all'altro.
Poi la porta si apre. Un sospiro di sollievo mi sfugge dalle labbra e corro attraverso la porta. Ma l'esterno si rivela freddo e oscuro come la mia prigione. Un corridoio dalle pareti grigie si estende per una lunghezza infinita e non so da che parte andare. Destra o sinistra, sinistra o destra. La mia testa gira in queste due direzioni opposte. Poi all'improvviso, un rumore di passi, che sembravano avvicinarsi gradualmente.
Consiglio. Rubinetto. Consiglio. Rubinetto. crr.
I passi si fermano e sento il suono del respiro. Chiudere. Giro la testa a destra ed emetto un grido di puro, semplice terrore. Mia sorella è lì, vestita di dubbi stracci bianchi. Le sue braccia penzolano e i suoi lineamenti sono disegnati. I suoi capelli castani e gli occhi grigi mi sembrano spenti e senza vita. Il suo volto non mostra alcuna espressione. Cerchi viola le corrono sotto gli occhi e gli zigomi magri sono prominenti. Ha perso peso, troppo magra. Le parole scivolano sulle mie labbra prima che io possa trattenerle:
-"Jenna? Sei tu?"
Un sorriso carnivoro le dilata le labbra e mi risponde con voce risentita:
Un sorriso carnivoro le dilata le labbra e mi risponde con voce risentita:
•••
Non aspetto che finisca la frase e si precipiti nel corridoio, corro come non ho mai corso, per tutta la vita. Le mie gambe mi stanno tirando, i miei polmoni stanno bruciando. Poi mi fermo bruscamente. No. No. No. Punto morto.
Mi giro e vedo Jenna che si avvicina lentamente a me come un predatore. Questa è la fine, finirò la mia vita qui. Ucciso da mia sorella. Non chiudo gli occhi, già preparandomi alla mia morte.
Sorrido tristemente e lei si lancia verso di me, le sue zanne affondano nella carne del mio collo. Raggiungono la mia giugulare e sento spezzarsi gli ultimi fili che mi legano alla vita. affondo lentamente.