la rivelazione
Cap. 7
viaggio verso l'amore
Luiza
Non posso credere che tra due ore affronterò Mr. perfezione?!
Infatti ancora non capisco cosa vuole da me? Sono andato all'armadio e ho preso una semplice camicetta felpata e un paio di pantaloni che si combinavano in grigio e nero e indossavo scarpe da ginnastica bianche, mi legavo i capelli in una coda di cavallo e mi mettevo un gloss,
sulle labbra...
Poi ho tirato fuori il cellulare e ho controllato i miei messaggi! Così ho iniziato a rispondere alle più importanti e ho provato una videochiamata con ju...
Ma purtroppo non può rispondermi quindi ho mandato sms e un po' di audio spiegando cosa è successo...
Juliana è stata la mia migliore amica da quando ci siamo raccontati tutto, proprio tutto...
Ma oggi per la prima volta ho nascosto qualcosa al mio amico.
Il bacio...
Stavo ancora digerindo quello che è successo, quindi ho pensato di dirtelo più tardi...
Ho guardato l'orologio ed erano le otto meno cinque, quindi sono andato da Mila e mi ha detto che sarei partito per da, una passeggiata lungo il mare per tranquillizzarmi, e così Mila non ha fatto più domande, mi ha appena detto che Carla, Vânia, suo marito e suo figlio, hanno chiamato e sarebbero arrivati dopo le dieci e mezza, in attesa di nuove notizie dopo gli esami fatti su Nonna Brenda...
Ho appena salutato e sono uscito dalla porta perché il mio cuore batteva forte! E pieno di dubbi, e l'ansia mi rodeva per sapere cosa... Signor perfezione!
Volevo parlare?
Presi l'ascensore e scesi nella sala d'attesa davanti alla reception...
C'era un giardino d'inverno al centro di questa stanza che dava privacy, perché se stavi dietro le palme non lo vedeva nessuno, era tutto ciò di cui avevo bisogno, perché non avevo la minima voglia di vivere quello che ho passato prima colto sul fatto!
Appena entrata, l'ho visto a uno dei tavoli in soggiorno che parlava al cellulare, sembrava stesse litigando con qualcuno...
Ebbene, la voce era arrabbiata e con una certa impazienza, quando mi ha visto, mi ha chiesto un minuto di alzarmi ed è andato a finire la telefonata dall'altra parte del giardino...
Ho pensato, ma ho deciso di aspettare.
Prima che passi quel minuto...
Sig. perfezione, ritorna e già si siede davanti a me, mi prende la mano... mi spavento e la ritiro nello stesso secondo, infatti ho sentito un brivido seguito da una sensazione di fuoco...
O forse shock, non ero sicuro se mi piacesse o se mi spaventasse davvero!?
-Arrivederci! Bella mia, perché rifiuti il mio tocco eh?
So che mi ami quanto ti voglio!
Lo dice già sul barattolo, spaventandomi ancora di più...
— Ehi, cosa crede che io sia questo italiano?
Mio Dio!
Devo avergli dato la peggiore impressione?!
E ora cosa faccio?
Allora, signore Damiano!
Penso che ci sia un malinteso qui, sì!
- Tipo cosa? — Mi interroga!
Cerco di nuovo un vocabolario per esprimermi, e la difficoltà, e tremenda, che faccio tremare quando comincio a parlare...
Quello che voglio dire:
"Signore, Damiano, sono qui solo per lavoro!" Niente di più, anche se ho solo diciassette anni, quindi penso che avere una relazione tra noi sarebbe un disastro, non credi?
Per un attimo mi ha guardato e non riesco a identificare la sua reazione?
Sembrava rabbia, furia seguita da malinconia e un certo smarrimento.
Poi una maledizione!
— Maledizione...
Come può una cosa del genere?
Non ho sbagliato a chiamarla bambina!
Ho fatto una risata nervosa...
Io, il grande e potente Damiano Vivatti!
Di quasi trentadue anni, volere un figlio non potrebbe essere?
Ma era!...
Poi l'ho guardata e l'ho notata ancora una volta e la sua innocenza era sempre stata lì!
Si è vestita come un'adolescente, ora ha perfettamente senso!
Mi sento disgustato da me stesso!
Sapevo che Larissa era giovane, ma pensavo che almeno avesse vent'anni, se avessi saputo che era così giovane l'avrei evitata o resistito!
Chi avrebbe avuto questa idea grottesca, di portare un minore al lavoro!
Anche se sono un uomo senza molta modestia, quando ero un adolescente era già troppo anche per me!
Maledizione...
Al momento quello che volevo era andarmene da lì, quindi mi sono alzato e me ne sono andato lasciandola lì con il suo viso d'angelo e gli occhi che mi hanno fatto venire voglia di tuffarci dentro fino ai miei ultimi giorni...
Sono salito nel mio appartamento e sono andato subito a prendere una buona doppia dose di whisky...
Il mio desiderio era quello di colpire o rompere qualcosa, tale era la mia frustrazione sapendo che non potevo schermarlo da solo!
Era la prima volta in tutta la mia vita che volevo qualcosa, ma avevo intenzione di rinunciarvi!
Perché io volevo proteggerla, anche se per quello avevano bisogno di proteggerla, da me stesso!
Anche il più mascalzone degli uomini ha i suoi limiti!
Sembra che io ne abbia uno dopotutto.
Sorrisi amaramente, e presi un altro doppio bicchiere di whisky, e decisi di andare dietro al divertimento per affogare la delusione, e tutto il desiderio represso!
Con questa nuova decisione, ho lasciato...
Autore: Graciliane Guimaraes.