Libreria
Italiano
CapitolI
Impostazioni

Capitolo 3

ARTHUR.-

Guardai l'enorme bellezza di un metro e ottanta uscire dal mio ufficio, l'avevo vista in foto e nei filmati dell'azienda, ma di certo era più bella di persona.

- È molto difficile non essere attratti da lei.

Appoggio la testa sullo schienale della sedia e chiudo gli occhi per ricordarmi di lei, capelli castano scuro corti fino alle clavicole, li aveva tagliati corti e devo dire che mi piace il suo aspetto, occhi marroni, carnagione scura e fisico snello, si vedeva che lavorava sodo in palestra, un viso molto femminile e angelico a forma di cuore e bellissime labbra ovali della misura perfetta ricoperte di rossetto nude, sento che impazzirò se non metto subito in moto il mio prossimo passo con lei.... sento la porta aprirsi

- Signore, mi scusi

- Dimmi Max

- Volevo chiederle se vuole che le ordini il pranzo o se lascerà l'ufficio per prenotare, visto che ha in programma di pranzare con la signorina Erika.

- Sì, ordina due pranzi, gli dirò di venire.

- Non si preoccupi, signore, la signorina Erika ha riferito che sta arrivando -alzo le spalle-.

- Perfetto, ordina il solito per me per favore e mettiti in contatto con l'assistente di Leah, si scambieranno le agende, voglio sapere ogni passo di Leah, il documento è pronto?

- Esatto, signore, sarà consegnato nel pomeriggio.

- Eccellente, incontriamo Ruth domattina presto nel mio ufficio prima che arrivino tutti - lo vedo scrivere con attenzione sulla sua agenda nera - Voglio la discrezione di Max.

- Capisco, signore, mi scusi", e lascia il mio ufficio.

Guardo la cartella e aprendola rileggo le informazioni che avevo fatto su Leah, tre anni fa quando è arrivata in azienda mi è piaciuta subito, indago sempre su tutte le donne con cui voglio andare a letto, confesso che è stata una sorpresa e allo stesso tempo una grande delusione per me scoprire che anche lei è una Wilson, solo che il suo documento di identità era diverso.

FLASHBACK.

- Erika sei la mia migliore amica e ti voglio bene, lo sai, ma ho bisogno di sapere che hai informazioni su Leah.

- Se mi permettete di parlare ve lo direi anche se non ho molte informazioni, quella ragazza è come un fantasma, ma siccome non mi sfugge niente e nessuno ecco che la vostra bella ragazza ha cambiato nome o meglio lo ha cambiato con il cognome della nonna e ha eliminato il nome, i motivi ancora non li capisco bene, ma ecco la brutta notizia... il suo vero nome è Emily Leah Wilson Harris, figlia di Emiliano Wilson e Theresa Harris -ho aperto gli occhi per la sorpresa-.

- No, no, non può essere! Wilson? È venuto qui per spiare?

- No, secondo quanto ho cercato finora, questa ragazza non ha nulla a che fare con i Wilson, non ci sono documenti che la vedano avvicinarsi a loro, è una donna sola che ne ha passate tante, non avete idea di cosa abbia passato.

- Esiste il karma, tutti i membri di quella famiglia sono maledetti", dice Erika imbronciata al mio commento, "Cos'altro hai cercato?

- Qualche anno fa... ha perso un figlio", dice con lo sguardo abbassato.

- Cosa? -Ascolta.

- Sì, il loro figlio aveva tre anni e fu un incidente molto strano, il suo nome era Ethan Fuller Wilson.

- Era sposata

- È quello che penso", mi acciglio confuso.

- In che senso?

- Sul certificato di nascita della bambina il nome del padre è cancellato, non chiedetemi come, sto ancora facendo delle ricerche e non c'è nessun certificato di matrimonio per Leah o Emily nei registri.

- Di cosa... Di cosa è morto il ragazzo? -Dissi, balbettando.

- Secondo quanto riportato, si è trattato di un incidente all'asilo nido, il bambino era da solo nel parco giochi fuori dall'aula, nessuno sa spiegare come sia arrivato lì, è stato trovato sul lato della ruota con un bernoccolo in testa - mi sono messa le mani sul viso - ero all'asilo nido e il bambino è stato trovato su una sedia a rotelle.

- Perché dici che era strano?

- I miei collaboratori hanno scoperto che ci sono due referti di morte, il medico che ha fatto l'autopsia ha rilevato su uno dei polsi dei segni fatti con la forza da un uomo adulto, ma poi lo stesso medico ha cambiato il referto e ha indicato che la morte del bambino era stata accidentale.

- Qualcuno lo ha ucciso? -chiesi sorpreso.

- Così sembra, io continuo a indagare, ma la sua amica Mia Leblanc ha molti contatti, quando entro da una parte scopro che è coinvolta, ecco perché il ritardo nelle indagini, forse si rende conto di Arth.

- Ecco perché Leah ci ha messo tanto a diplomarsi.

- Per questo ti consiglio di analizzare tutta la situazione Arthur, non tutti sono sempre da biasimare per gli errori dei nostri antenati o per l'appartenenza a una famiglia nefasta come quella dei Wilson.

- Non lo dica, ma grazie per le informazioni, ho bisogno di saperne di più su di lei Ericka, non importa quanto tempo ci vorrà, se ha bisogno di altro personale o di qualsiasi altra cosa, posso chiedere alla mia assistente di aiutarla.

- Me la caverò, non si preoccupi, devo andare, cambiarmi e uscire.

FINE DEL FLASHBACK.

Da quel giorno la mia mente è entrata in contraddizione, perché da un lato ho fatto la promessa di finire di distruggere quella famiglia, ma dall'altro ho visto quanto impegno Leah ha messo in questa impresa, perché ha cambiato nome? Per nascondere la sua vera identità? Conosce la storia delle nostre famiglie? Anche lei sta cercando vendetta? I Wilson sono molto manipolatori, ne sono certo, potrebbero averle dato informazioni false, se Erika sospettava che suo figlio fosse... sicuramente pensa che noi c'entriamo qualcosa.

- Merda! Sto impazzendo con così tanti scenari e tutti possibili, ecco perché non dovrei innamorarmi di lei, solo usarla e averla intorno mi farà realizzare i miei piani e se scopro che è venuta solo per ingannarmi e distruggere la mia famiglia, soffrirà molto più di quanto abbia già sofferto.

Scarica subito l'app per ricevere il premio
Scansiona il codice QR per scaricare l'app Hinovel.