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Capitolo 2 05: Crisi

Mathis generalmente non era timido. Ma di fronte a Sébastien era come un topo di fronte a un gatto. È bastato uno sguardo di Sebastian e lui divenne immediatamente obbediente.

Deborah si sentì un po' impotente e si scusò anche lei. Lei disse :

—In realtà non c'è niente di grave. È solo che Mumu era preoccupato e ha insistito perché tu venissi. Gli manchi.

Mathis annuì rapidamente.

— Papà, mi sei mancato! Ti sono mancato così tanto!

Quando Roxane si comportò in modo civettuolo, il cuore di Sebastian si sciolse immediatamente in una pozzanghera. Tuttavia, quando Mathis si comportò in modo civettuolo, aggrottò leggermente la fronte e disse severamente:

—Un ragazzo non dovrebbe essere così civettuolo.

—…

"È questa una discriminazione di genere?"

- Sto bene. E' tardi adesso. Dovreste andare tutti a casa e riposarvi presto, disse Deborah.

- E tu allora?

chiese Roxane, che era gentile. Vedendo che una era vedova con una gamba ferita e l'altro era orfano, non poté fare a meno di preoccuparsi.

"Il medico ha detto che devo essere ricoverata in ospedale", rispose Deborah. Poi rivolse lo sguardo a Mathis e disse esitante:

— È solo che Mumu...

Roxane era piuttosto arguta in quel momento. Capì immediatamente le parole non dette di Deborah. Le sue piccole mani tirarono immediatamente la maglietta di Sebastian.

La guardò e capì cosa voleva. Disse con leggerezza:

— Mathis può restare con me per i prossimi giorni. Dovresti riposare bene.

L'espressione di Deborah si calmò immediatamente.

"Allora dovrò disturbarti."

Poi guardò Rossana e disse:

— Dovrò disturbare anche lei, signora Florès.

Rivolgersi a Sébastien come Sébastien e a Roxane come Mme Florès mostrava chiaramente la vicinanza e la distanza tra i due.

— Mumu, non essere cattiva. Devi essere obbediente, ricordò dolcemente Deborah a suo figlio.

Mathis annuì obbediente.

—Mamma, sarò obbediente e ascolterò papà.

Detto questo, alzò la testa per guardare Sebastian come se cercasse la sua approvazione.

Sébastien ignorò il sorriso lusinghiero del ragazzino e disse:

— Ho già parlato con quelli dell'ospedale. Se hai bisogno di qualcosa, dillo all'infermiera.

Deborah annuì leggermente.

— Grazie, Sébastien.

Tenne di nuovo la mano di Roxane prima di guardare il ragazzino e dire:

- Andiamo.

Mathis allargò le braccia e disse:

— Papà, portami.

Sebastian si accigliò.

— Non hai le gambe?

Gli angoli delle labbra di Mathis si contrassero prima che dicesse pietosamente:

— Io... non riesco più a camminare...

Sébastien non si mosse. Era ovvio che non aveva intenzione di viziare il ragazzino.

Il cuore di Roxane si addolcì immediatamente.

—Perché non ti porto io?

Mathis esitò un attimo prima di annuire.

Proprio mentre Roxane stava per chinarsi per trasportare Mathis, Sébastien le si parò davanti e si abbassò per trasportare Mathis con una mano. Egli ha detto :

- È così grande. Non potrai indossarlo.

Mathis disse indignato:

- Non sono grasso! Ho una figura snella!

Roxane guardò la faccia arrabbiata di Mathis e non poté fare a meno di sfiorargli la guancia.

Si voltò, seppellendo la testa contro il collo di Sebastian, non permettendo a Roxane di baciargli la guancia.

Roxane non se la prese a cuore. Lasciò che Sebastian le tenesse la mano e uscì dal pronto soccorso.

Deborah guardò il trio andarsene. Le sue ciglia sbatterono mentre abbassava lo sguardo per nascondere le emozioni nei suoi occhi.

Dopo essere salito in macchina, Mathis si è rifiutato di lasciare le braccia di Sébastien.

Diede una leggera pacca sulle natiche di Mathis e disse seriamente:

— I ragazzi non dovrebbero essere così delicati.

Mathis sedeva tra Sébastien e Roxane mentre si lamentava con voce infantile:

- Papà, non mi ami più! Hai una nuova moglie, quindi non ami più me e la mamma!

Sébastien si accigliò leggermente mentre diceva:

— Ti ho già detto che non sono tuo padre e che tua madre non è mia moglie. Non siamo una famiglia.

Le lacrime salirono immediatamente agli occhi di Mathis mentre soffocava e diceva:

- SÌ ! Siamo una famiglia ! Siamo una famiglia !

Le lacrime continuavano a scorrere lungo il viso di Mathis.

Sébastien stava per rimproverare Mathis, ma Roxane prese l'iniziativa e disse a bassa voce:

- Va bene, va bene. È ancora giovane e non capisce quello che dici.

— Ah!

Ridacchiò mentre diceva a se stesso: "Non è che non capisca. Anzi, probabilmente capisce troppo".

— Non piangere, non piangere più...

disse Roxane, allungando la mano per asciugare le lacrime di Mathis. Lei lo blandì goffamente:

—Se piangi, non sarai più bella.

Mathis si voltò e strisciò tra le braccia di Roxane.

Aveva paura che cadesse, quindi allungò la mano per abbracciarlo.

Si asciugò il moccio e le lacrime sul vestito di Roxane.

Rossano:…

Mathis tirò su col naso e guardò Roxane. Vedendo che non era arrabbiata, le asciugò senza scrupoli il moccio e le lacrime.

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