Libreria
Italiano
CapitolI
Impostazioni

07

***Kendrick MOUKOURY***

La mamma bussa brevemente alla mia porta prima di entrare. Sto cambiando Natanaele che, come al solito, sta gridando tutta la sua rabbia per la fame nel mondo.

- Dammelo che gli darò da mangiare

Me lo prese e si sedette sulla sedia del mio studio, mettendosi la bottiglia in bocca. La stanza divenne improvvisamente silenziosa.

- Vado a viaggiare stasera

- (sorpreso) Per dove?

- (imbarazzato) Per Kribi

- (mascella serrata) Con lui?

- Sì

- Era rilevante quando sei uscito ieri sera?

- No

- Hmm

- Sai, noi... è importante che ci conosciamo meglio...

- Sono solo sorpreso che le cose vengano decise in fretta! E come sto con Natanaele?

- Stamattina verrà qualcuno a cui spiegherò come comportarsi con lui

- Qualcuno ? Non sarà mamma rosa?

- No. Uhhh mi è stato offerto qualcuno disposto a passare le notti qui….

- NO ! Se non è Mama Rose, preferirei restare a casa con lui!

- Shuuuttttt non gridare! Ok, quindi vedrò con Rose se può stare con te fino al mio ritorno

- Quando torni ?

- sabato sera o domenica mattina

- Va bene…

Ha ruttato e lei l'ha portato con sé così ho potuto dormire ancora un po'. La mattina sono uscito per andare a lezione dopo aver ascoltato le sue mille e una istruzione. Per farla breve, gli ho ricordato che sono raggiungibile quindi se c'è un problema ne parliamo telefonicamente.

Posso essere possessivo ma non mi piace sapere che nel giro di poche ore qualcuno può presentarsi dall'esterno e cambiare i nostri modi. La mamma non ha mai viaggiato. Se una volta comunque per andare al funerale di una sorella di mia nonna. Ma da allora siamo sempre stati insieme. A memoria non l'ho mai visto con un uomo, mi fa strano immaginarlo con questo. Non contento di ingiungergli di tenere per sé la loro relazione, ora sta cambiando le sue abitudini con la sua famiglia.

Arrivo a scuola e mi siedo al venditore di panini. Sono finiti i tempi in cui mi accontentavo di una scodella di porridge quando i tempi me lo permettevano, se non di un pezzo di pane secco con acqua zuccherata. Oggi mi siedo e mangio normalmente la mattina presto. Poi vado in classe. Alla pausa delle 10 viene a trovarmi Ornella. Mi trova nel bel mezzo di una discussione con i compagni sulla Champions League. È Arthur che cattura la mia attenzione chiedendomi di guardarmi alle spalle per un momento.

- Oh, ciao!

- Ciao ! Ti ho salutato, ma ovviamente non hai sentito

- (mi avvicino) Sì, scusa.

Silenzio imbarazzante.

- (la tiro fuori dalla mia classe) Tu… volevi dirmi qualcosa in particolare?

- Sì. Volevo sapere se ti piacerebbe andare al cinema sabato pomeriggio e poi rilassarti con gli amici subito dopo.

- Temo che non sia possibile Ornella

Vedo il suo viso scurirsi

- Mia madre ha dovuto trasferirsi. Faccio da babysitter al mio fratellino

- Oh ! Ma come fai ad essere qui oggi?

- C'è una tata, sì, ma lui... non è così vicino! È più abituato a me e mia madre

- Ok, allora passerò il sabato pomeriggio e lo terremo insieme se vuoi?

- Sarebbe un piacere.

Restammo in silenzio, appoggiati al balcone a guardare salire e scendere le liti dei nostri compagni. Poi, si è spostata dalla sua posizione vicino al balcone per appoggiarsi a me, la schiena premuta contro il mio petto, prendendo le mie mani per circondarle la vita.

- (le sussurro all'orecchio) Non devi farlo sai? Anche troppa esposizione potrebbe crearci problemi

- (Sussurra anche lei) Quale ordine?

- Anche l'amministrazione non accetterà. Stiamo insieme norrr?

- (sorridendo) Sì…

- Lo so, lo sai. E non mi vedrai con un'altra ragazza

- Chi osa mi sentirà passare!

- Allora torna in classe, ci vediamo dopo

- Passiamo insieme la grande occasione?

- Se vuoi

Tornò nella sua classe rivolgendomi un sorriso ampio e raggiante. Sono tornato in classe giusto in tempo prima che la campanella segnalasse la fine della prima pausa. Fu durante la lezione di matematica che Arthur rifece la posta

- Tipo ti vedo un tipo un tipo lì con Ornella! Non hai niente da dirmi?

- Sei una babysitter? Tu e Sandy laggiù che parlate?!

- Come va ! Hai già risposto alla mia domanda

Sig. AZEBA ZE: MOUKOURY, ZANG! Ti stai annoiando?!

- Nooo signore! disse Artù

- Ovviamente così! Condividi con noi quello che stavi pensando che sembra molto accattivante

- Signore, lei sa che MOUKOURY è il nostro genio della matematica qui. Non ho capito la funzione che hai messo sulla scheda. Stava cercando di spiegarmelo

- MOUKOURY Ti ho sempre detto qui che non bisogna essere egoisti nella vita! Sali al consiglio e condividi le tue conoscenze con tutti

Alzai gli occhi su Arthur prima di andare alla lavagna per mostrare i risultati della mia ricerca, che finì per essere piuttosto conclusiva. Alla pausa pranzo Ornella è tornata e mi ha raggiunto sulla mia panchina. Per fortuna Arthur è uscito non appena è suonata la campanella. Abbiamo trascorso la pausa insieme e ne abbiamo approfittato per conoscerci meglio. Prima di partire mi ha chiesto se saremmo andati a casa insieme

- Ok non ti preoccupare

Siamo anche tornati insieme e il suo autista mi ha lasciato davanti all'edificio

- Sei un riservato eh! Ti stai trasferendo, non me lo dici nemmeno!

- (alzo le spalle) Non ne vedevo davvero il senso

- In ogni caso, a domani, e questa volta ti aspetto nella mia classe

Mi ha detto di far parte di un gruppo di ragazze che si conoscono da quando sono entrate in prima media al college e di loro 6, solo 2 hanno avuto la prova e sono in Tle. Mi ha dato i loro nomi ma siccome non sono molto socievole non ho potuto dare un volto a quei nomi.

Quando voglio infilare la chiave nella serratura, mi rendo conto che non può. Quella di mamma è ancora lì. La porta si apre immediatamente

- Sei ancora il ???

- Si si ! Ma non stare sui gradini davanti in mezzo!

- Ma sono le 16 passate! A che ora arrivi a Kribi?

- Partiamo presto, sta venendo qui

Vado dritto in soggiorno e il mio uomo dorme sulla sua sedia a sdraio

- Buonasera mamma Rosa

Mi appoggio a lui e voglio prenderlo

- Lascialo ! Qualcuno sta dormendo perché vuoi indossarlo?!

- Ah ah! Ho parlato bene del caso qui!

- Inoltre, tornerai a scuola! Vai a lavarti prima, poi mangia!

- Davvero posso andarmene a cuor leggero! Rose, so di poter contare su di te in mia assenza!

Sono andato a fare la doccia lamentandomi e poi sono tornato a prenderlo

- Non ti sei nemmeno accorto che hai un nuovo soggiorno? Wonder Mama Rose

- Oh? Giusto !

- (Mamma Rosa mi parla come se parlasse a un ritardato mentale a cui vuole spiegare le cose) E sul tavolo c'è il tuo pasto

- (Ancora china sul figlio che dorme) Lo mangerò più tardi

- Non tocchi questo bambino finché dorme.

- Ma ho passato tutto il giorno senza vederlo!

- Ecco vedi! Lascialo dormire! Non toccarlo.

- Ciup!

Sono andato a sedermi con aria infuriata davanti al mio piatto molto appetitoso, i miei occhi per tutto il tempo inchiodati su mio figlio in attesa del minimo segno di risveglio

- (Mamma esce dalla sua stanza tutta bella e profumata) Bene io vado!

- Ti porto di sotto

- (Improvvisamente diventa rossa come una peonia) Cosa? No ! Non si disturbi ! Hai visto che ho solo la mia borsa, niente di ingombrante

Mi alzai senza dire niente e andai ad aprire la porta con aria decisa, guardandola. Si avvicina a me e questa volta mi sussurra

- Resta con tuo figlio. Andrà tutto bene per me, non devi preoccuparti

- Non sono preoccupato. Voglio vedere chi è

- Ken...

- Niente madre! Ci andiamo insieme, tutto qui!

- Hmm….

Ho lasciato il posto a lei e lei mi è passata accanto. Una volta fuori dall'edificio si diresse verso un veicolo e io la seguii. L'autista è sceso e ci è venuto incontro con un aspetto molto amichevole

- Christian, questo è mio figlio, Kendrick, ha insistito, voleva vederti

- (Mi stringe la mano calorosamente, un sorriso sincero sulle labbra) Sono felice di vederti, finalmente!

- (sobrio) Buonasera. Quando ritorni ?

- Sabato sera normalmente, nel peggiore dei casi domenica. Non preoccuparti, ti riporterò tua madre. Come sta il piccolo?

- Sta bene, sta dormendo

- E' molto coraggioso quello che stai facendo. Molto bene !

- … Grazie

- Dammi il tuo numero. Se non riesci a contattare tua madre, potresti provare la mia battuta. Una cosa è certa che non la lascerò andare, lei sarà sempre con me….

- (Sospettoso) Va bene…. Sono le 6......

La mamma poi è venuta ad abbracciarmi molto forte come non ricordo mai prima.

- Mi scrivi o mi chiami se c'è mai un problema. Sei un ragazzone. Sono molto fiero di te !

- Saluta quando arrivi e ti aggiorna regolarmente

- Ci puoi contare!

- (rivolgo poi al signore) Addio!

Ha appena annuito ed è tornato in macchina, la mamma ha fatto lo stesso. Tornai a casa, Nath si era finalmente svegliato ed è stato con tutto il piacere del mondo che l'ho tirato fuori di lì per rannicchiarlo tra le mie braccia. Ancora una volta mi sorrise. Mi sembra che mi conosca, che sappia che sono suo padre. È stata una vera battaglia tutta la sera tra me e Mama Rose per convincerla a lasciarlo tenere tra le mie braccia per tutto il tempo che volevo. Ma per la prima volta sono stato io a fargli il bagno, sotto lo sguardo benevolo di Mama Rose. È rimasta a guardare tutto il tempo e mi ha detto come procedere quando ha sentito che stavo tremando un po'. Ho avuto lo spavento della mia vita quando mi è quasi sfuggito di mano per un momento, ma il ragazzo intelligente ha iniziato a ridacchiare come se gli piacesse la scossa. Verso le 19:00 eravamo tutti e tre davanti alla TV quando ho iniziato a preoccuparmi per lei

- Mamma Rosa, quanto tempo ci vuole per arrivare a Kribi?

- 2h – 2h30 quando la strada è buona

Sono andato a prendere il telefono dalla borsa. Me ne ero completamente dimenticato! Ho avuto 6 sms da Ornella in arrivo alla notizia, gliene ho dati alcuni scusandomi per non aver risposto prima. Mi ha chiamato su whatsapp e ha sentito anche Nathanael. La mamma a un certo punto mi ha chiamato, chiudendo la videochiamata di Ornella:

- Siamo arrivati bene. Come va lì?

- Molto bene. Grazie.

- Si è già lavato almeno?

- Sta bene, è tutto sotto controllo. Se vuoi ti passo mamma Rose?

- Lo chiamo direttamente al suo numero di telefono

- Ok. Divertiti, ciao!

Ho messo giù il telefono per andare a fare il bibi delle 21:00 di Nathanael prima che iniziasse a cantare. Quando torno e prendo il cellulare, ho 4 sms di cui 3 del mio operatore e uno dell'amica di mamma. Comincio dalla sua, molto curiosa

"Solo un segno per assicurarti di poter chiamare tua madre ogni volta che vuoi"

Poi ho guardato quelli del mio operatore: mi ha trasferito 10.000 crediti. Ho risposto molto semplicemente:

" Grazie "

***Nathalie MOUKOURY***

Non ho mai visto Christian così loquace come durante tutto il viaggio. Mi ha chiesto di Ken. Quando ha camminato per la prima volta, quando ha parlato per la prima volta? Le sue prime parole? Il suo primo giorno di scuola? Ho risposto alle domande andando in profondità nella mia memoria. Sembrava affascinato da Ken. Per tutto il viaggio ha parlato solo di sé, di lui e nient'altro che di lui. Mi chiedo quali studi avrei voluto che facesse in seguito. A un certo punto tacque e si concentrò sulla strada. Mezz'ora dopo parcheggiamo davanti a un hotel molto carino. Una delle guardie di sicurezza è venuta a prendere la chiave dalle nostre mani per parcheggiare meglio per noi. Christian gli mise possessivamente una mano sulla schiena e andammo alla reception, poi nella nostra stanza. Un ragazzo di piano si è unito a noi con 2 mini valigie

- Puoi metterli lì. Grazie. Egli ha detto

Rimasi al centro della stanza ad ammirare la bellezza del luogo, il bagno aveva anche la vasca, e c'era una porta attigua che dava su un balcone e delle scale in lontananza davanti a noi, c'era il mare. l'hotel era ovviamente riuscito a privatizzare il suo angolo di mare, a cui avevamo accesso dal retro delle nostre camere.

- La valigetta bianca è tua. Puoi fare una doccia e cambiarti. Aspetterò alla reception.

È uscito e ha lasciato la stanza per me. Sono tornata sotto il getto di acqua calda poi ho tirato fuori dalla valigia un outfit a caso: una tuta bianca in tessuto crêpe. L'ho indossato e mi calza come un guanto. Come fa a farlo??? Tirai fuori dalla borsa la mia unica collana di valore, preziosa reliquia di una relazione con un alto funzionario. Mi sono messa un trucco leggero, poi qualche goccia della mia eau de parfum acquistata di recente e sono scesa al piano di sotto per raggiungerlo nell'atrio. Ma lui non c'era. Avevo cercato la sala dello sguardo e anche il ristorante dell'albergo dello sguardo non l'avevo visto da nessuna parte. Ho tirato fuori il telefono per chiamarla

- (Sentendo la sua presenza dietro di me) Mi stai cercando?

- (mi giro) Sei cambiato? Come hai fatto ? E o?

Ha appena sorriso e mi ha attraversato nel ristorante dell'hotel. L'ho seguito senza dire una parola fino a un tavolo e, galante com'è, mi ha fatto accomodare.

- Grazie

Poi si è seduto vicino a me e tutti si sono concentrati sulla mappa. Abbiamo effettuato i nostri ordini e il personale piuttosto professionale è stato rapido nel servirci. Il pasto trascorse in silenzio.

- Che ne dici di andare ad ascoltare della buona musica da qualche altra parte?

- (alzo le spalle) Sì… perché no?

Abbiamo preso la strada per il centro città ed siamo entrati in una specie di pub. La serata è stata buona, molto buona. Tra buona musica e vino davvero non vedevo passare il tempo. Ho ballato per tutti i miei anni di privazioni ea volte ho ballato per lui, davanti a lui con aria sexy, con gesti sexy. Mi guardò con quello sguardo luminoso che gli avevo visto prima. A un certo punto chiese che mi portassero dell'acqua da bere

- Hai bevuto abbastanza alcol per la serata

- Solo 4 o 5 bicchieri. Non sta uccidendo

- Questo è il tuo ottavo drink, Nathalie. Adesso berrai acqua

- In tal caso, andiamo a casa!

- (Si alza) È come vuoi tu

Ho camminato dritto o almeno ho cercato di rimanere dritto in macchina. Il resto era solo nebbia. Quando mi sono svegliato, ero solo nel letto. Non ricordo se condividevamo lo stesso pannolino o se avevamo…. Sono andato a fare il bagno. Ho indossato un abito da spiaggia che ho trovato anche nella mia valigetta e sono scesa a fare colazione al ristorante dell'hotel. Poi ho chiamato a casa, Ken era in classe e Rose era con Nathanael, andava tutto bene. Sono tornato su e il sonno è stato rapido per riposizionare. Quando ho aperto gli occhi, lui non c'era ancora. Erano già le 15:00 L'ho chiamato senza successo. Così ho indossato i miei vestiti da spiaggia e sono sceso nel nostro spazio privato, dietro la nostra stanza, dove ho trovato molti altri occupanti dell'albergo che erano già anche loro con i teli da mare. Sistemai le mie cose e mi godetti il bel tempo, i miei occhiali da sole negli occhi. La vita a volte sa essere bella! Di nuovo mi sono appisolato per un attimo ed è stato il mio ventre gorgogliante a riportarmi sulla terra. Avevo mangiato solo all'inizio della giornata, verso le 10:00. Ho riprovato la sua battuta ma al primo squillo si è interrotto

- Mi cerchi?

Ho saltato e mi sono voltato

- Mi hai spaventato ! Ti sto cercando da stamattina!

- (Si ferma dietro di me fissando il mare) Scusa, sono stato in riunione tutto il giorno.

- (mi alzo) In riunione? Per la compagnia?

- No. Vorrei aprire la mia azienda, dovevo incontrare potenziali azionisti qui

- Io che credevo fosse per i miei begli occhi che siamo qui...

- (sfugge alla mia osservazione) Hai chiamato a casa?

A casa lo dice con tanta naturalezza che potrei quasi credere che abitiamo nella stessa casa. E non mi dispiace l'idea.

- Sì, stanno bene

- (Annuisce) Hai mangiato?

- No, ho un po' di fame.

- Va bene. Anch'io ho fame. Ho ordinato il cibo che hanno servito in camera. Tu vieni ?

Mi ha teso la mano e io l'ho presa impressionata. Andammo mano nella mano in camera da letto. Non avevo mai preso la mano di un ragazzo prima. Ancor meno pubblicamente. Mi volta le spalle, mi cammina davanti. Ha le spalle larghe e squadrate. È molto ben costruito. Mi impressiona, lo ammetto. Tornato in camera andai a coprirmi e tornai a sistemarmi davanti a lui sul letto.

- (Mi dice molto sobriamente) Stavi meglio senza vestiti

Ho appena sorriso e l'ho guardato negli occhi, mi sono alzato e mi sono spogliato

- (gli rispondo con aria di sfida) Come va meglio?

Si alzò e si fermò 1 mm davanti a me. Mi sollevò il viso con l'indice e avvicinò il suo viso al mio, così vicino che schiusi le labbra aspettando il nostro primo bacio. Ma è atterrato nell'incavo del mio collo. Senza una parola tornò a sedersi lasciandomi senza parole

- Vieni a sederti, fa praticamente freddo

Mi sono seduto e ho mangiato ma non molto. Non avevo davvero appetito. Alla fine del pasto, è andato a sdraiarsi sul letto e mi ha chiesto di incontrarlo lì. Cosa ho fatto. Ma con il condizionatore d'aria e il mio set da 2 pezzi, l'ho abbracciato velocemente perché avevo freddo. Abbiamo guardato un noioso programma sugli animali e poi si è appisolato. Lo sentivo nella regolazione del suo respiro. Ho chiamato il servizio in camera che è venuto a sgomberare e sono andato in balcone a parlare con mio figlio che poi mi ha richiamato su video Whatsapp. Ho potuto vedere mio nipote. Non so quanto tempo rimasi lì, sul balcone, ma ad un certo punto, vedendo che dormiva ancora, tornai a riposare davanti al mare, era ben illuminato. Christian mi ha incontrato lì, intorno alle 20:00. Si è appena seduto, le gambe ripiegate su se stesse, mi assomiglia, fisso sul mare.Il silenzio in casa è ovviamente la nostra forma di comunicazione più sicura.

Dopo un interminabile momento finalmente si esprime

- Torniamo a casa?

Mi alzai e andai in camera da letto senza una parola. Si sdraiò sul letto, le mani dietro la nuca

- Ti piacerebbe ballare per me?

- (apro gli occhi spalancati) Come?

- (Mi fissa) Balla per me

- ……….

- Mi hai detto che hai giocato per tutta la vita. Mostrami cosa sai fare. Dimentica la mia presenza balla per te, esprimiti. Voglio vederti come eri prima e come sei adesso

Ho fatto una risatina nervosa e poi, rendendomi conto che non stava nemmeno battendo le palpebre, ho capito che era davvero serio. Sono entrata in bagno e mi sono guardata allo specchio

- Puoi farlo, puoi farlo.

Tornai in camera da letto completamente vestita e andai all'armadio dove cercai nella mia valigia qualcosa da indossare.

- C'è una parte superiore in rete in questa valigia

In realtà mi sono imbattuto in questo top.

- Avevi pianificato tutto….

L'ho messo sotto i suoi occhi. Zook era in tv. Rimasi dritto davanti a lui e cominciai a muovermi, lentamente, sensualmente al ritmo della musica. Mi voltai dopo alcuni secondi, posai le mani sul comodino della camera da letto e gli porsi il sedere in un gesto sensuale e seducente. Ho iniziato a muovermi e muovermi in modo ritmico, scendendo e poi risalendo. Poi mi sedetti sul tavolo, di nuovo davanti a lui prima con i piedi incrociati poi li allargai un po', un sorriso provocatorio sulle labbra guardandolo dritto negli occhi. Con un gesto della mano mi incoraggiò ad allargarli di più, ma volendo continuare a suonare, spinsi solo qualche centimetro in più.

Mi ha salutato di nuovo e ho recitato la stessa scena. Mi ha guardato e con le sue 2 mani ha creato un grande spazio tra di loro e lì, ridendo, le ho aperte di più. Così si è alzato ed è venuto a mettersi proprio di fronte a me, il pancione protetto dai suoi pantaloni strofinato contro il mio tumulo pubico protetto dalle mie mutande. Mi avvicino a lui e metto le mie labbra sulle sue. La musica questa volta era in modalità ivoriana.

- (Si allontana) Abbiamo tutto il tempo per quello. Vuoi uscire anche stasera? Ma fai attenzione che prenderai solo acqua

- (Io, imbronciato) È meglio che stare seduto qui senza far niente

- Ok, preparati, sono in corridoio. C'è un vestito giallo in questa valigia: indossalo

Ho aspettato che uscisse per imitarlo, insultandolo in cuor mio. Non mi sembra impotente! L'ho sentito davvero su di me proprio ora; perché rifiutarsi di portare avanti le cose?

Di nuovo nella hall ho bevuto qualcosa al bar mentre lo aspettavo perché ancora una volta non c'era. Tornò tutto pulito, tutto elegante nei suoi jeans, nella sua camicia su misura e nel suo paio di mocassini. Lì era davvero mbenguiste in vacanza.

Siamo andati in un altro locale, una specie di pub molto trendy con ragazze super sexy, così sexy che per alcune rasentava anche l'indecenza. E lì, lì ho sentito che non era impotente, almeno con le sue mani. Nel buio del locale, illuminato da luci male abbassate, mi palpeggiava come nessuno mi aveva mai fatto prima. Difficilmente ci siamo seduti. Eravamo in piedi, io puntato contro un muro e lui incollato a me. La sua fronte contro la mia, la sua mano destra tra le mie cosce e la sinistra sui miei capezzoli che era riuscito a districare dalla loro scatola. Stavo ansimando era così buono! Per fortuna la musica copriva le mie grida di felicità. Come un maestro di arti marziali mi tirò fuori dalla mia posizione e mi rimise lì, mettendomi sopra di lui, la mia schiena contro il suo petto, le sue labbra sul mio collo. Ma soprattutto la sua mano che cominciò ad accarezzarmi sempre più invadente le labbra grandi poi quelle piccole. Allargo i piedi, pronta ad accoglierlo

- (Nell'incavo del mio orecchio) chiudi le gambe!

Ho obbedito ma ancora soggiogato dal desiderio per lui. Tenevo gli occhi chiusi, cercando di assaporare ciascuna delle sensazioni che mi dava. Le sue dita (non so quali numeri) questa volta mi picchiarono mentre con la mano libera mi pizzicava a turno i capezzoli; non ce la facevo più ho sentito questo tremore che non conoscevo da tempo tornare a scuotere il mio basso ventre

-Cristiano…

- (con tono sommesso) Ti piace?

- Oh ! Cristiano!

Mi sono sentito esplodere su di lui, sulla sua mano. Ero come scatenato, volevo di più! Lo volevo. Mi sono rivolto a lui

- Riportami in camera da letto

- (Quasi ride) Prima mi lavo le mani. Aspettami qui

Sono rimasta appoggiata a questo muro rivivendo il mio momento di estasi di pochi secondi prima. Tornò dal suo stesso gesto possessivo, mi prese la mano. Una volta davanti alla stanza mi trattiene, mi gira e mi dà un tenero bacio sulla fronte.

- Dormi bene, a domani

- CHE COSA ?!

- (Molto serio) Perché stai urlando?!

- Ma quanto dorme bene? A cosa stai giocando?

- Di cosa stai parlando ?

- Da allora mi ecciti solo per farmi dormire bene all'ultimo minuto?! Dimmi subito che hai una debolezza sessuale o addirittura che sei impotente lo capirò

Mi prese la mano e se la mise sul pancione

- Qualcuno impotente può essere così duro?

- (mi sono perso) Ma allora qual è il problema? Perché non vuoi che recitiamo da allora?

- (positivamente) Primo perché non sei pronto e secondo perché non me l'hai chiesto. Ricorda, ti ho detto che avrei dormito con te solo se me l'avessi chiesto

- Ma non è quello che ho fatto da allora, Christian?

- No ! Reagisci d'impulso. Voglio che il tuo cuore lo voglia, non le condizioni per farti desiderare. Torna a letto!

- (rosso di rabbia) Voglio andare a casa!

- (strizza gli occhi) Sii pronto domani alle 6:00. Ci metteremo in viaggio

Scarica subito l'app per ricevere il premio
Scansiona il codice QR per scaricare l'app Hinovel.