Capitolo 9
- Vestiti, il tempo scorre. Al capo non piace aspettare, troppo onore. Non so esattamente cosa gli piaccia di te.
- È carina", ha detto uno dei compagni. - Mi piace. Mi piacerebbe piegarla e...
Bang.
Un enorme pugno del leader volò con un sibilo sulla mascella del maestro della frase. L'uomo muscoloso cade a terra con un tonfo, come una quercia segata - il rumore nell'appartamento è irreale.
Come mai i vicini non hanno chiamato la polizia? Ci deve essere un motivo. Penso che la polizia stessa stia camminando sul filo del rasoio sotto questi ragazzi, perché hanno paura e rispettano il capo del governo della città.
Non sono in questa città da molto tempo, ma non avevo idea che qui potessero accadere cose del genere e che il potere non appartenesse al governo ma, a quanto pare, a un uomo molto importante e pericoloso.
- Che cazzo stai facendo, Cerberus? - la vittima si toglie il sangue dal naso con la manica della giacca.
- Ora è proprietà di Basmanov! Non osare sbavare su di lei. Quella ragazza ora appartiene a lui. Capito?
- Ho capito, ho capito. Ma non dovevi colpirla", ringhia con rabbia, alzandosi in piedi.
Il terzo omone cerca di trattenere una risata.
- Morirei per il mio capo, ma non insulterei il suo nome.
Wow.
Chi è l'omone laggiù?
È un uomo grande.
- Come ti chiami? - L'imbranato di nome Cerberus sta parlando con me.
- Nastya.
- Capisco, Nastya, quindi vestiti in fretta e andiamo.
- E Ilya?
- Gray, guardalo.
Uno dei mercenari sta camminando verso il povero Ilyusha. Invece di controllargli il polso, il bastardo gli diede un calcio sulla coscia con la punta dello stivale. Ilya gemette in risposta, mormorando qualcosa in risposta.
- Ilya!
Vorrei correre ad aiutarlo, per dare almeno un'occhiata alle sue ferite, ma non mi è permesso, bloccando la strada con un'enorme carcassa. Questo Cerbero è un elefante!
- Non vedi che ha bisogno di aiuto?
- Sembra che tu abbia dimenticato quello che ti ho ordinato di fare", mi tirano giù dal pavimento, con le mani d'acciaio che intrappolano le mie fragili spalle. Bastavano un paio di mosse e sarei stato schiacciato come una sottile lastra di alluminio sotto la pressa. - Il capo ha dato il via libera al fatto che se tu, principessa, ti dimostri poco collaborativa, possiamo portarti a fare un giro come trofeo.
Il furfante rise in modo intimidatorio.
- O ti eccita mostrare le cosce?
- Va bene, va bene. Mi vesto. Mi rimetta in piedi e basta. E per favore spiegatemi cosa ha fatto il mio Ilya.
L'omone mi riporta al piano rispondendo:
- E tu non sei coinvolto, vero?
- No, non so proprio nulla", dissi singhiozzando.
- Che scherzo! Il vostro Ilya deve al nostro capo dei soldi, molti soldi, ma si è rifiutato di pagare, così ha ricevuto un pugno sulla zucca ed è riuscito a scappare. Due volte. Il capo si è arrabbiato, ha ordinato di non risparmiarlo, ma poi sei arrivato tu all'improvviso, così ho pensato che avresti potuto ripagare il debito.