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Quando Olga, la sua segretaria, gli dice che la signorina Petrov sta
salendo in ufficio, lui continua a pensare alle parole di Valeria - Se
vuoi che venga al tuo matrimonio, devi venire a consegnarmi l'invito
direttamente a Miami - e pensa: "Ma come si permette quella ragazzina di
darmi ordini?".
Non ricordava di avere un appuntamento con Mikaela, ma
sicuramente è venuta nel suo ufficio per parlare delle nozze.
Unendo l'utile al dilettevole, Guido pensa di invitarla a pranzo da
lui e poi trascorrere il pomeriggio a letto a rotolarsi tra le lenzuola.
Ma purtroppo, lei ha altri programmi.
"Che ne pensi di mangiare
insieme? Ordino qualcosa da Gaston e me lo faccio consegnare a casa. Poi
dopo, possiamo divertirci un po' nel mio letto", propone Guido.
Ma Mikaela risponde: "È importante programmare il matrimonio, Guido.
Per il sesso c'è sempre tempo. Inoltre, mi rovinerei il trucco. Oggi
devo essere al meglio. Alle tre ho un'intervista in televisione e poi
devo andare all'aeroporto a prendere la mia amica Terry, che mi deve
aiutare a scegliere l'abito da sposa. Ti ricordi di lei, vero? È la mia
damigella d'onore."
"Certo che mi ricordo di lei", risponde Guido.
"Mio caro Guido, voglio fare la lista di nozze nel miglior negozio di
Firenze. E dobbiamo ancora decidere dove andare ad abitare una volta
sposati. Che ne pensi di Villa delle Rose? Quella bella casa dai tetti
bianchi appena fuori città? So che è in vendita e non chiedono nemmeno
tanto: Ottocentomila euro, che noi possiamo permetterci
tranquillamente", continua Mikaela, entusiasta.
"Scusa, Mikaela, se hai finito di parlare, io vorrei mangiare qualcosa", la interrompe Guido.
La ragazza, contrariata, ribatte: "Ma, Guido, come fai a pensare al pranzo con tutto quello che c'è da organizzare?"
"Ma dovremo pur mangiare, no?", risponde Guido.
"Uffa, vai al ristorante allora. Io me ne mangerò un'insalata per
strada", replica Mikaela, e se ne va, lasciandolo perplesso, a chiedersi
se ha fatto la scelta giusta.