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Titolo: gioco sensuale e bollente.

Da quel momento in poi, sono dovuto diventare anch'io molto giocoso. Ho girato, poi ho rallentato, poi ho caricato di nuovo, ancora più in profondità, ero caldo e fermo, ho stretto forte le mie braccia attorno a lei, come se questo fosse l'unico ultimo atto con lei. Ma a quanto pare era quasi così.

Volevo che sperimentasse pienamente la mia forza e il mio potere. Anche se era brava, volevo anche dimostrarle che ero bravo quanto lei e che saremmo stati una bella coppia in futuro.

Lo sentii rabbrividire all'improvviso

Uscii un attimo, lo guardai mentre gli accarezzava ancora i capelli, ci giocava e affondavo la lingua e le labbra contro le sue, variandone i ritmi. A volte le accarezzavo la lingua con la mia, poi la facevo rotolare di nuovo con rapidi vortici.

Mi sono azzardato a sgranocchiarlo di nascosto, e ho continuato a stringerlo forte. Era il momento perfetto per immergere finalmente la mia erezione dentro di lei.

--" ahh!! Gemette subito dopo che l'avevo penetrata

Era bagnata, calda dentro, tutte le mie spinte dei fianchi acceleravano dandole un piacere assoluto.

L'ho scossa così forte che non poteva crederci. Il suo viso era pallido, ne voleva ancora, la sua pelle, un tempo liscia e color miele, divenne fredda e rossa, sentii che le mie spinte dei fianchi avevano effetto.

“Sì, molto bene ahhh” sussurrai con un ringhio animalesco nel profondo della gola.

Non avrei mai immaginato che un'escort potesse avere così tanti piaceri nel suo corpo. Mi sono schiacciato contro i suoi seni a forma di luna e l'ho leccata come una pazza. Sete di tutta l'aria che poteva trattenere.

Un secondo, si è spostata di lato ed era sopra di me.

Merda!

È stata davvero una stronzata.

Muoveva i fianchi in modo malaticcio, da escort quale era. Giri circolari, arrotondati, ascendenti dei fianchi, che andavano e venivano sulle mie erezioni in profondità tra le sue gambe. Anch'io avevo provato un tale piacere.

Né con le ragazze con cui uscivo

Né con nessun altro mai.

Mi stava cavalcando mentre io le mettevo le mani sul bacino e la aiutavo nel galoppo. È stato semplicemente fantastico.

Ho mandato una mano per afferrare uno chignon sulla schiena, l'ho tirato e lei sembrava amare il dolore.

Sì, il dolore e il piacere erano il suo forte. Il mescolarsi dei due gli dava un piacere inspiegabile, il suo respiro accelerava riempiendogli il petto ed i polmoni. Ero molto felice di sapere che si stava divertendo tanto quanto me.

Il minuto successivo, mostrò stanchezza. Ma avvertivo in lei un bisogno del tutto insoddisfatto. Anche se non avevo ancora eiaculato, non volevo dargli tutto questo riposo. NO.

Ero il cliente della sua serata e lei era obbligata a darmi tutto ciò che volevo.A mia volta l'ho girata su un fianco per farla inarcare. L'ho messa alla pecorina. Le tirai indietro velocemente i capelli e la scossi con tutta la mia forza. Ho dovuto scatenarmi totalmente.

Ero disposto a pagare per una nuova acconciatura se me ne avesse chiesto una. O addirittura no, avrei raddoppiato la scommessa.

Il letto emetteva un suono ad ogni spinta, ad ogni ondata di rabbia che lasciava il mio corpo. Le mie erezioni erano chilometriche, sentivo il mio glande toccare la sua cervice. Lei inviò una mano indietro, facendo cenno di andare lentamente, ma ahimè...

Sono rimasto intrappolato nella mia stessa trappola,

Dopo due violente sculacciate contro la sua pelle, il mio viso si è indurito, esprimendo il mio climax e ho spruzzato tutto il mio liquido dentro di lei. Ma ne avevo riservato una parte che gli ho espulso violentemente sul viso e in bocca.

Era sopraffatta e io ero al settimo cielo.

Giacevo come un coniglietto contro il suo ampio petto, respirando profondamente ogni volta che lasciavo cadere la spalla.

Il suo cuore batteva forte e adoravo il suono che faceva. "Boum toc... boom toc" nel mio orecchio.

_"come posso chiamarti?" ho chiesto

_"il mio nome non fa parte del mio lavoro, non ti serve, se lo vuoi dovrai pagarlo" balbettò. Ho riso dopo.

_"sai, sono un uomo abbastanza ricco. Almeno i soldi non sono un vero problema per me in questo momento. Posso pagarti per tutta la vita."

_"sì, proprio così, chiacchierone." disse con un'aria divertente

_"Se non vuoi darmi un nome, te ne darò uno. D'ora in poi il tuo nome sarà Madame dagli occhi azzurri" dissi

Lei rise. Ha osato

_"ti fai ridere, lo sai. Non potevi trovare un nome migliore?"

_"anche se mi dessi il tuo nome, non avrebbe più importanza. Ti chiamerò presto signora dagli occhi azzurri"

_"presto, dici"

_"sì, presto."

_"Chi ti ha detto che ci sarà una prossima volta."

Sembrava quasi seria dopo quella frase, ma mi chiedevo da dove potesse derivare questo improvviso cambiamento in lei.

_"cosa? Vuoi dire che..."

_"insomma, credo che abbiamo esaurito le mie ore per stasera. Aspetto la paga." mormorò lei, alzandosi dal letto.

"Rimani ancora una notte, per favore." Dissi la voce supplicante "Potrei pagarti qualunque cifra tu voglia."

_"non mi dispiace"

_"ma lo fai solo per soldi, perché all'improvviso sei così duro con me."

Doveva prendere 200 euro per le ore appena trascorse, allora le ho dato 200 euro, li ha strappati subito. Ho aggiunto cento euro perché restasse tutta la notte. Ma... ha trasformato tutte le mie speranze in cenere quando mi ha detto che il suo cuore non era in vendita.

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