Piacere sessuale egoistico
Viggo entra in casa dietro di me.
Un'esalazione di ammirazione lascia la sua bocca.
Eh si Viggo.
Ho le repliche esatte, eleganti e sontuose dei mobili che una volta, in un'altra vita, hai realizzato e utilizzato.
L'enorme camino in pietra nera crepita del fuoco azzurro che accendo schioccando le dita.
Le fiamme blu tingono debolmente i mobili e noi con ombre viola.
L'atmosfera oscura che amiamo così tanto ci ripara sotto questo leggero bagliore blu-viola.
Nell'aria si sente una musica strumentale cupa e malinconica.
Ci dà l'intimità perfetta per questa riunione tanto attesa.
Viggo fa scorrere le dita sui vecchi mobili di legno incredulo.
"Sapevo che ti sarebbero piaciuti Viggo."
Lascio il mio trench nero sull'attaccapanni.
Mi pettino i capelli neri corvini arruffati con le dita.
Mi siedo sull'enorme divano con caldi cuscini di cioccolato per dare spazio a Viggo.
Allungo le braccia ai lati della sedia e incrocio le gambe guardando Viggo in ogni momento.
"Sono queste...?"
"Sì Viggo."
"Questi sono gli ultimi due tappeti dei famosi fratelli Nereni."
Rispondo con un cenno.
Viggo continua a guardarsi intorno all'interno della nostra casa e sono orgoglioso di conservare la capacità di sorprenderlo.
Viggo si toglie il suo trench nero rigido e pesante che gli arriva fino ai talloni e lo appende all'attaccapanni accanto al mio.
"La casa è semplicemente bellissima..."
"È proprio come avevamo sognato Lilith..."
Viggo nota i dipinti e prima che possa porre la sua domanda conosce già la risposta.
Le sue amate opere d'arte, per le quali mi ci sono voluti più di cento anni per padroneggiare una dannata tecnica pittorica, ora sono appese alle pareti ammuffite.
È una fortuna che tu abbia una memoria fotografica.
Dato che ha avuto abbastanza tempo per ammirare la casa, mi avvicino ad abbracciare Viggo per la sua schiena forte.
Viggo sospira perché so che era ansioso che anche io lo toccassi.
Le mie labbra baciano la sua schiena attraverso la sua camicia di seta bianca mentre le mie mani accarezzano il suo petto.
Viggo docilmente lascia ricadere la testa all'indietro chiudendo gli occhi.
"Mi sei mancato tanto Viggo in questi lunghi anni..."
"Tanta, tanta adorazione..."
Muovo agilmente le dita per poter slacciare i bottoni della sua camicia.
Avrei potuto facilmente farla a pezzi, ma questi preliminari ci eccitano entrambi.
Quando ho finito con i bottoni, levita un po' così posso togliergli lentamente la maglietta.
Dannazione!
Viggo si è allenato di più perché i suoi bicipiti sembrano più definiti e duri di prima.
Lascio cadere la maglietta tra le sue braccia e la giro per vederla meglio.
Intricati motivi di linee di tatuaggi corrono audacemente sul busto scolpito e duro di Viggo.
Mi godo diversi minuti a guardarlo con gli occhi ardenti di desiderio.
"Viggo, questa volta hai dei disegni molto intricati sul tuo corpo."
Mi mordo il labbro inferiore perché sembra così fottutamente tatuato.
I deliziosi muscoli del pacco da sei mi fanno venire l'acquolina in bocca.
Voglio già passarci la lingua attraverso...
Anche per il suo petto duro come le pietre del mio camino.
Voglio mordere i capezzoli del suo ometto.
Voglio che la mia lingua passi su ogni singola linea sulla sua schiena.
E leccare nei dettagli quella V così ben definita che fa capolino appena fuori dai suoi pantaloni di pelle nera.
I suoi pantaloni si adattano perfettamente al suo sedere tondo e impertinente che amo colpire e mordere.
Le sue gambe dure si irrigidiscono e si rilassano mostrandomi i suoi muscoli duri.
E la sua erezione nella parte anteriore mi promette che avremo un sacco di divertimento delizioso e orgasmico.
Le mie unghie hanno raggiunto la loro dimensione normale con il loro caratteristico colore viola sangue.
Traccio lentamente i lati del busto caldo e muscoloso di Viggo con l'unghia dell'indice, ricordando in dettaglio i motivi dei suoi meravigliosi tatuaggi.
Poi li disegnerò io stesso con le unghie sulla loro pelle...
Permanentemente.
Non riesco a smettere di guardare la sua bocca di tentazione che inizia a gemere di piacere.
Sa che gli darò il piacere che merita, ma prima voglio giocare un po' con lui.
"Lilith..."
Viggo finisce di togliersi la maglietta gettandolo a terra così da poterlo toccare senza ritegno.
"Perché mi fai soffrire Lilith?"
Non rispondo alla tua domanda.
Invece mi lecco le labbra in attesa che di nuovo, dopo due o trecento anni, potrò avere un incontro erotico con Viggo.
Avvicino la bocca alla sua ampia schiena e faccio scorrere le labbra sulla sua pelle dolce, sfiorandola appena.
Viggo sospira sensualmente.
Lentamente la mia lingua esce per incontrare la sua pelle di porcellana, deliziandomi della succulenta linea marcata che le divide la schiena.
Ogni volta che la mia bocca, lingua o mano viaggia su una parte del corpo maschile di Viggo, l'inchiostro dei suoi tatuaggi cade dalla sua pelle per sbiadire prima di colpire il suolo.
Le mie mani scorrono tranquillamente sul suo ventre duro e definito.
Le salgono sul petto per strizzarle i capezzoli che sono già duri e doloranti perché io ci metta il segno su di loro.
Dio, mi è davvero mancato assaggiare Viggo!
Espiro contro la sua pelle e Viggo mi afferra forte le mani per farmi correre sul suo corpo più velocemente...
Con più forza.
"Easy Viggo, ti darò proprio quello che vuoi, lascia che ti goda un po' di più."
Faccio scorrere la lingua sulle sue clavicole mentre la mia mano destra le circonda la mascella.
Voglio tenerlo in questa posizione per un minuto.
Le lecco e succhio avidamente i suoi lobi sensibili e il suo collo succulento, traendo sospiri da lei.
Il corpo di Viggo si dimena chiedendo più del mio tocco.
Viggo non vede l'ora di toccare anche me, ma quello dovrà aspettare.
Com'è facile far dimenticare a Viggo la sua prima rabbia nei miei confronti per la mia abbuffata di cibo spazzatura.
Penso sia ora di mostrare a Viggo la nostra stanza.
Ha unito la sua mano alla mia in modo che noi levitassimo silenziosamente verso di lei.
Stamattina c'è il nostro Viggo, come tante altre volte.
Il piacere che solo un vampiro come me può dargli viene da un altro mondo.
E Viggo lo sa meglio di chiunque altro.
Ecco perché torna sempre da me, affamato dell'indulgenza, del piacere e della soddisfazione garantiti che solo io posso dargli.
E tu Viggo, sei mio per la mia gioia sadica ed egoistica.
**Di Liliana Situ**Direttore Tete Antonio***
Apprezzo molto la tua opinione.