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Capitolo 4***

Capitolo 4***

Rosa pov***

Guardavo dolcemente il re senza dire una parola. L'ho amato fin dal primo sguardo. Ma perché ha detto che sono la sua compagna?! Significa che mi ha accettato davvero?! Ma sembravo così povera e macchiata di vestiti pieni di fango e sudore.

Non sapevo ancora il suo nome, perché lavorare giorno e notte al castello mi allontanava dalla vita normale dei licantropi. Nel mio caso era peggio, non ho continuato gli studi e non ho fatto pratica, quindi secondo il re non ero affatto 'analfabeta Luna'.

La mia mente non capiva la dolcezza negli occhi del re, come se fosse finalmente felice perché mi aveva trovato.

Ma perché! Era l'Alfa più potente di sempre, poteva rifiutarmi e trovarne un'altra facilmente. Perché io?

Ha tirato la mia mano e ha messo un bacio morbido sulla mia mano superiore delicatamente. Ho tremato un po', ma non ho odiato il suo tocco.

Ho sbattuto le palpebre "mio re, sono così confuso".

Si tolse la sua giacca costosa e la posò sulla mia spalla "perché la mia Luna?" la tenerezza nel tono fece svolazzare il mio cuore come un pipistrello nell'oscurità. Come se il sole sorgesse presto.

"Sono povero, sporco e...". Cercavo di spiegare con il mio tono rotto sentendomi disgustata da me stessa.

Mi ha toccato le guance e mi ha guardato profondamente negli occhi come se stesse leggendo la mia mente o il mio passato. Come se stesse invadendo la mia anima con uno dei suoi poteri "Rosa? Giusto?" chiese e io annuii con un leggero rossore.

"Dov'è la tua casa? Dove vivi?" chiese.

E questo mi fece sentire irritabile, cosa dovevo dirgli? Che sono la principessa adottata? O che i miei veri genitori mi hanno abbandonato anni fa nella foresta? O che sono stata maltrattata e costretta a lavorare come domestica!

Ho sussultato nervosamente "Vuoi sentire la verità? Gli chiesi.

Lui sorrise "certo, tutto. Odio i bugiardi, ricordatelo".

Feci un passo indietro giocherellando nervosamente con le dita e dando un'occhiata intorno a me. Eravamo circondati dal suo branco. Alcune delle sue guardie, beta e amici.

Ma u mi sono ripreso e ho detto quello che dovevo dire, non volevo vendetta da nessuno. Volevo solo andare via e iniziare una nuova vita che è tutto. ma che cosa se ha deciso di non essere il suo compagno dopo aver sentito la storia completa.

Si rese conto che mi stavo distanziando per un po', così iniziò a fare un passo avanti verso di me "dove vivi Pink?

Ho sbottato "nel castello reale".

"Bene, allora vieni con me. Non devi dire nulla. Lo scoprirò da solo. " disse con sicurezza come se lo sapesse già.

Quando mi prese la mano, mi ricordai che ero appena scappata da Derek e Garrett e che avrebbero potuto dire brutte parole su di me. o forse avrebbero potuto uccidermi davanti agli occhi del re Alfa.

Ho scosso la testa "No, non ci vado. Per favore lasciatemi andare. Non mi proteggerai. Lì non piaccio a nessuno. Tutto il branco mi odia".

E con questo sentii un ringhio e poi lui girò la testa verso i suoi uomini "ora tutti, informate il re del branco che sto arrivando". Li comandò.

Uno degli uomini si precipitò, non sapevo esattamente perché si trovassero nella foresta a quell'ora. Dove sono le macchine?

Il re mi tirò al suo petto "Tu sei la mia compagna, la mia Luna. Io ti proteggerò e tutti i licantropi lo faranno! Capito?" disse in tono serio.

Sbattei le palpebre "Me lo prometti?" Alzai il dito in modo infantile facendo un segno di promessa.

Lui ridacchiò leggermente e incrociò il suo dito di promessa con il mio delicato "Ti prometto con la mia vita. Ti ho cercato molto. A proposito, conosci il mio nome?"

Ho scosso la testa in imbarazzo, mi sentivo in imbarazzo "no, mi dispiace mio re. Non sapevo nemmeno che tu fossi il re. Mi dispiace- non ho nemmeno fatto pratica con i miei poteri". Mi scusai in vari modi.

Lui si sentì dispiaciuto per me e posò un morbido bacio sulla mia fronte non pulita "non essere dispiaciuto. Non hai bisogno di pratica. Perché sarai la regina. Tutti i branchi e i regni e persino io ti proteggerò".

E con questo, mi ricordai delle parole del mio defunto padre, così spontaneamente sbottai "è quello che ha detto mio padre, re Valdo". Mormorai.

Lui aggrottò le sopracciglia e mi controllò di nuovo dalle dita dei piedi ai capelli "tuo padre, re Valdo! Allora perché stai indossando...". Si fermò quando sentì l'odore di qualcosa di strano, credo.

Di punto in bianco, ho sentito le sue mani forti che mi sollevavano in stile sposa, ho sussultato ma non ho protestato "sei così piccola e debole. Non sarai in grado di camminare per tutta quella distanza. Mi piace essere più alto di te per portarti fino in fondo".

Arrossii e premetti la testa sul suo ampio petto "Non sono piccolo, mio re. Sei molto alto e forte".

Rideva e camminava e il suo branco reale lo seguiva. Non parlai affatto. Stava parlando con i suoi uomini di diverse cose. E credo che sentirmi a mio agio tra le sue braccia mi abbia fatto addormentare per qualche minuto.

Ho borbottato nel sonno "Mi manchi, papà, i miei fratelli non mi hanno protetto" e credo che le lacrime mi siano scese sulle guance nel sonno.

Ecco perché ho sentito una mano calda che mi asciugava le lacrime. Ma non mi svegliai. Finché non ho sentito corni e voci che acclamavano e davano il benvenuto al re.

Fu allora che sentii la sua voce per la prima volta in vita mia. "Benvenuto re Valdo".

Ma dai rumori e dalle acclamazioni al silenzio totale riempirono il castello, mi notarono tra le braccia del re.

Il vecchio saggio che era il migliore amico del mio defunto padre, l'unico che ha cercato di aiutarmi, ma non per il mio bene, bensì per il bene del regno. Ha cercato di dire a tutto il branco che ripudiarmi e abusare di me o addirittura farmi diventare una serva avrebbe mandato quel regno nelle tenebre dell'inferno perché io appartenevo al re.

Ma poiché era troppo vecchio, nessuno gli credette. Si prendevano gioco delle sue parole.

Ho aperto gli occhi al nome Valdo, borbottando "papà, Valdo. Sei ancora vivo? Non sei morto?"

Poi ho capito che non era un lungo incubo. Lui era morto e il nuovo re era-. Mi mise in piedi. E mi infilò una ciocca di capelli dietro l'orecchio: "Sono il re Valdo. Una bella coincidenza, credo". Sorrise e mi baciò le guance.

Quando ho sentito i miei fratelli, Garett e Derek, camminare verso di me, ho iniziato a tremare. Mi sono nascosta alla schiena del re Valdo. Ma Derek era senza vergogna, mi tirò verso di lui "Cosa stai facendo rosa con re Valdo? Torna subito in cucina".

Ma le mani di re Valdo interruppero mio fratello Derek con una forte spinta che lo fece inciampare un po' "togli le tue sporche mani dalla mia Rosa ora". Disse aggressivamente con un tono di comando.

Derek ha sussultato e tossito "la tua Pink? Cosa intendi per vostra altezza?"

Il re Valdo intrecciò le dita e alzò un sopracciglio verso Derek e Garett "è la mia compagna, la mia Luna e presto sarà la regina di tutti gli Alpha".

Oh mio Dio! Non riuscivo più a sentire le parole. La mia vista si offuscava. La mia mente non poteva sopportare la felicità. Sono semplicemente svenuta.

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