3: Mi serve quel diario.
Mi serve quel diario.
Erano le sei del pomeriggio, dove si vedevano le nuvole arancioni sopra le montagne, bellissime.
Elijah e Rebekah stavano tornando a casa nell'auto del loro padre, Josh Orleans, il padre di Elijah e il migliore amico dei genitori di Rebekah
— Com'e ' andata a scuola oggi?- Chiese la bella donna, Karla, la madre di Elijah.
— Ottimamente.- Hanno detto all'unisono.
— Abbiamo visto cose nuove.- Elijah disse ai suoi genitori. - Come, ad esempio, il luogo in cui si trova la lapide di Melia Conkinova.
— Hanno fatto abbastanza.- Josh ha detto tra un sorriso, sapeva quanto suo figlio fosse interessato a questo argomento. - E... Dov'è?
—Appena fuori di qui, fuori Londra- Rispose Rebekah.- Ma il professore ha detto che è stato demolito.
— Appena fuori Londra... - Sussurrò Karla - Quel crollo si chiama Caduto.
—Caduto?- Rebekah chiese confusa.
— Così lo hanno messo nel mezzo del tempo di Cristo, dal momento che gli assassini o uccisi da altri sono stati sepolti lì.
— Boah!- Esclamò Elijah-Sapevo che qualcosa non mi quadrava. Cosa sta facendo Melia sepolta in un luogo di assassini o assassini? A proposito Madre, il cimitero si chiama Decadimento fallito.
— Se e 'li', sara ' per quello che ho detto.- Ha parlato suo padre. - Il cielo saprà perché è finito in quel posto.
Quando sono arrivati, hanno parcheggiato l'auto uscire da esso. La sua casa era appena fuori da un grande isolato. Essendo all'interno della casa, hanno invitato Rebekah a cena, non viveva lontano.
— Mi serve quel diario.- Essendo alla cena preparata da suo padre e sua madre, Elijah meditò.- Papà, puoi portarmi a quelle rovine?
— Non.- Ha risposto senza ulteriori indugi.- E 'un cimitero nonostante tutto e quella ragazza e' morta. Non hai intenzione di prendere qualcosa che è o era personale da una persona morta. Che ti prende? Non e ' finita.
— Ma... Non gliela tolgo. Tutti lo guardarono increduli. - Lo giuro. Voglio solo essere sicuro se la sua lapide è reale o solo, forse finzione creata dalla mente più fantasiosa.
Avevo bisogno di sapere tutto di questa donna, i suoi pensieri, le sue idee. Volevo delle risposte. Li amava.
— Prega.- Ha continuato. - E ' solo per scoprire la sua lapide e basta.
Suo padre sta tamburellando le dita sul tavolo di legno opaco pensando sì, sì o no a portare il suo figlio intelligente a quelle rovine.
Josh tirò un sospiro prima di rispondere.
— Va bene, ti accompagno. - Alla risposta Elijah sorrise da orecchio a orecchio mostrandone il brevetto. - Ma solo perche ' tu possa vedere quella lapide e lasciare in pace quel soggetto.
— Certo!- Cenno. Ero felice, sarei finalmente andato in quel cimitero.
Devi scavare sotto le macerie, c'è la possibilità di trovare l'inimmaginabile