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Dopo una folla di persone, posso finalmente tirare fuori il mio telefono e ho mandato un messaggio ad Alyssa un paio di volte. Rido vedendo la barzelletta che mi sta raccontando ma sento una presenza davanti a me, che mi fa alzare la testa.
Alzo la testa e alzo le sopracciglia quando vedo la persona in piedi davanti a me.
“Oh, ciao di nuovo! »
" Buongiorno. Posso sapere il tuo nome? »
Sorrido maliziosamente.
“Perché dovrei darti il mio nome? »
Sembra sorpreso, il che mi fa sorridere ancora di più. Certamente pensava che gli avrei dato così, casualmente. Ma solo perché è un principe non significa che io debba fare qualcosa.
"Perché a differenza della tua collega, Alyssa, non riesco a indovinare me stesso." » risponde sorridendo.
allora rido.
" Cosa posso portarti ? »
" Il tuo nome ? »
Rido di nuovo e lui sorride.
"Scarlett, potresti dare questo ad Alyssa, per favore?" grida una voce maschile familiare.
Mi giro per incrociare le braccia sotto il petto. Batto a terra con il piede, segno del mio nervosismo. Cosa mi sta facendo incazzare questo ragazzo, è pazzesco! È pigro e non vuole fare niente! Cerca sempre di allontanarmi da tutte le sue faccende ma io le rifiuto.
"Non puoi farlo da solo, Tom?" »
Sbuffa e alla fine annuisce. Ci sono riuscito, sono contento. Poi mi giro verso di lui e sorrido di nuovo.
"Allora...Scarlett, ti va di prendere un caffè con me?" » chiede mentre preme sul mio nome che ha scoperto per colpa di Tom.
" Io lavoro. risposi sorridendo.
" Non c'è nessuno. ha sottolineato. " Per piecere. »
Sbuffo, alzando gli occhi al cielo ma finisco per lasciarlo vincere. Chiedo lo stesso cosa vuole e gli preparo due tazzine di caffè che appoggio su uno dei tavolini poco distanti dal bancone.
“Per fortuna hai finito per accettare, sono venuto fin qui solo per vederti. »
"Che onore! esclamai sarcastico prima di ridere. "Sono molto commosso. »
"Ehi! Che diritto hai di ridere di me? "Sta ridendo.
"Tutte le mie scuse. rido facendo la riverenza.
Ride a sua volta.
"Cosa ci fa uno come te a un'area di sosta?" Non lo so, non hai un... jet privato o qualcosa del genere? »
Ecco, si dice. Da ieri mi pongo la domanda e ne approfitto per fargliela. Non so se dovrei parlargli con un linguaggio più sostenuto data la sua appartenenza familiare ma lo troverei piuttosto strano quindi preferisco parlare normalmente.
Sembra sorpreso dalla mia domanda.
«Bene, il mio jet privato è in riparazione. Pertanto, ho dovuto prendere la macchina per andare a un ballo e per caso mi sono ritrovato in questa area di sosta. »
Scuoto la testa. La palla, ovviamente. Quella in cui l'ho visto in TV ieri sera.
"Ma sono felice. » riprende.
mi acciglio. Di cosa sta parlando ?
“Sono contento di essermi fermato qui. Senza quello, non ti avrei incontrato. »
Inconsapevolmente comincio ad arrossire e cerco di nascondermi con i miei capelli sciolti ma penso sia una perdita di tempo perché lui ride.
"Ti stai prendendo gioco di me? »
“No, penso che sia molto carino che tu stia arrossendo. »
Oh. Mi sento ancora più imbarazzato. Sono sicuro di dover essere rosso come un pomodoro. Vergogna.
Ma non capita tutti i giorni di ricevere un complimento dal principe, vero?
Ma penso alle sue tante conquiste. Ha certamente l'abitudine di complimentarsi con le ragazze per aver dormito con lui e lasciarle il giorno dopo. Non voglio farne parte. Non ho mai avuto un'avventura di una notte perché non sono quel tipo di ragazza.
Voglio avere relazioni serie. Anche se non ho conosciuto molti ragazzi nella mia vita, sono rimasto a lungo con ognuno di loro e sono piuttosto orgoglioso di loro.
Dopotutto sono una ragazza normale. Sogno solo di trovare un bravo ragazzo. So che ci sono! Certo, sogno di sposarmi e mettere su famiglia, per me è una cosa fondamentale.
Se mai non fossi riuscito a sposarmi ea fondare una famiglia, credo che avrei sprecato la mia vita, sinceramente.
“Scarletta? »
Alzo la testa. Mi guarda con uno sguardo quasi preoccupato.
" Sì ? »
"Ho detto qualcosa di sbagliato?" »
Scuoto la testa e bevo un sorso di caffè prima di finirlo del tutto. Lo getto in un bidone della spazzatura vicino e mi alzo.
"Cosa vuoi esattamente da me?" Ho ondeggiato un po' più duramente di quanto avrei voluto.
Sembra confuso dalla mia domanda, che posso capire. Aggrotta la fronte e fissa il suo sguardo sul mio.
“Voglio solo conoscerti, niente di più. »
Davvero ? Perché io ? Cosa può spingere una persona come lui a volermi conoscere di più? Sono una persona normale e non vivo nel mondo della borghesia, tutt'altro. Sono della classe media e non me ne lamento.
" Non capisco. »
“Cosa non capisci? »
"Perché stai facendo questo! Cosa potrebbe spingerti a fare... cosa fai! »
Finisce a sua volta il caffè e lo getta nel cestino accanto a me. Si alza e mi fissa.
“Lo sto facendo perché mi piaci, Scarlett. »
Detto questo, mi volta le spalle e lascia il negozio. Rimango senza parole, come ieri.
Quest'ultima frase mi ha turbato troppo perché potessi pensare correttamente.
Vedo Alyssa correre verso di me in lontananza, sembrando molto preoccupata mentre ricado sulla sedia.
"Scarla, stai bene?" »
Oh sì, sto meglio che mai. Istintivamente, sorrido. Mi piace lui.