Capitolo 5 LA PRIMA NOTTE DI NOZZE
Vedendo il cambiamento di espressione sul volto di mio padre, mi offrii di aiutarlo.
- Voglio che mi porti a parlare con loro, non capisco molto di affari sporchi come i vostri, ma so come trattare con gentaglia come quella", dissi.
- Cosa farai Arianna, ti uccideranno e uccideranno tutti noi quando si accorgeranno che sei sposata con il figlio dei Lucas", disse.
- E cosa farai papà, consegnerai mia sorella come hai fatto con me? No, scusa, prendi un appuntamento con quelle persone così posso parlare con loro prima che mamma lo scopra, fidati di me per favore papà", risposi.
- Va tutto bene, figlia, ma ho paura che ti facciano qualcosa di brutto, non potrei sopportare che ti succedesse qualcosa per colpa mia", disse.
- Non preoccuparti, non mi succederà nulla, e ora andiamo in giardino con la famiglia, la mamma sarà preoccupata per noi - risposi.
Quando la giornata finì mio suocero consegnò al mio nuovo marito le chiavi dell'auto, mentre Giuseppe andò con i suoi genitori al tribunale lasciando la sua auto nel garage di casa sua, mi avvicinai ai miei genitori per salutarli, ma il mio corpo sembrava fatto di gelatina, abbracciando mia sorella e me mentre piangevamo.
- Coraggio, figlia mia, tuo marito è un brav'uomo e so che ti renderà molto felice - mi disse mia madre mentre piangevamo l'una nelle braccia dell'altra.
- Grazie per l'incoraggiamento mamma, spero di essere una buona moglie per lui", dissi, cercando di tranquillizzarla.
Io e Giuseppe salimmo in macchina e ci allontanammo dalla casa dei miei genitori per raggiungere la casa del mio nuovo marito. Quando arrivammo notai che c'era un cancello di ferro scorrevole che si apriva con un telecomando, entrammo in una strada e vedemmo diversi uomini armati che circondavano la casa.
- Come vedrai, mia cara moglie, qui non ti succederà nulla, questi uomini mi sono fedeli fino al punto di dare la vita per me", disse il mio sposo.
- Beh, è bello avere centinaia di occhi puntati addosso tutto il giorno - dissi sarcastico, ascoltandolo ridere.
- Non sia drammatico, quando saremo soli le assicuro che nessuno ci guarderà", ha detto.
Giuseppe parcheggiò l'auto nel garage di casa sua, mi aprì la portiera e mi offrì la mano per aiutarmi a scendere dall'auto, e io scesi da sola tra lo stupore del mio caro marito per non aver accettato la mano che mi aveva offerto, entrammo in casa e lui mi prese in braccio e salì con me alcune scale in quella che immaginavo essere la sua camera da letto, ascoltando come chiuse la porta della camera.
Mio marito mi fissò negli occhi, fissandomi con i suoi bellissimi occhi blu che si riflettevano nella luce della camera da letto, si avvicinò a dove mi trovavo facendomi indietreggiare contro il muro, il mio nuovo marito mise le mani ai lati della mia testa e si chinò in modo che le nostre bocche fossero troppo vicine. Rimasi immobile, tenendo lo sguardo fisso su quello di mio marito e trattenendo il fiato per quello che sapevo sarebbe arrivato da un momento all'altro. Mio marito avvicinò le sue labbra alle mie catturandole voracemente, io scavai le dita nei suoi capelli, gemendo mentre Giuseppe con la sua lingua apriva le mie labbra e incontrava la mia lingua in un valzer erotico. Mio marito mi prese in braccio e mi adagiò sul letto.
- Giuseppe I .........- Volevo dirglielo, ma la sua bocca coprì la mia con un bacio ardente.
- Ora saprai chi hai sposato, mio piccolo pulcino", rispose mio marito.
Giuseppe si mise sopra di me, stringendo i nostri corpi, baciandomi il collo e mordicchiandomi il lobo dell'orecchio, facendomi impazzire di piacere.
- Ti prego Giuseppe, hai una protezione? - Gli chiesi, mentre il mio corpo tremava come gelatina.
- Tuo padre non ti ha detto che il nostro accordo prevedeva di darmi un erede quando ci saremmo sposati? - disse, facendomi sentire spaventata e a disagio, perché come potevano i miei genitori aspettarsi che rimanessi incinta la stessa notte di nozze e con un uomo che non conoscevo?
Improvvisamente il mio nuovo marito premette la sua bocca sulla mia, baciandomi con intensità, mentre mi sbottonava il vestito lasciando scoperti i miei seni, mettendoci sopra le mani, giocando con i pollici ad accarezzare i capezzoli, facendomi gemere e inarcare la schiena per il piacere che mio marito mi stava dando, facendomi desiderare sempre di più, sentendo come scendeva lungo il mio corpo lasciando una scia di baci per ogni centimetro del mio corpo verginale.
- Giuseppe ti prego, rallenta - gli dissi quando sentii le sue labbra avvicinarsi al mio sesso.
- Sei mia moglie, non devo stare attento con te", rispose.
- Allora allontanati da me, non capisci che sono ancora vergine, testone", risposi, vedendo l'espressione sorpresa di mio marito in quel momento.