Capitolo 12 Abilità mediche eccezionali
Lucia fece bollire le erbe per un'ora e le portò da bere ad Alberto.
Sembrava estremamente debole, appena cosciente al risveglio, ma si sentiva leggermente meglio di prima.
Dopo qualche ora, verso mezzogiorno, Ivan scoprì miracolosamente che, dopo aver assunto una sola ciotola di erbe, il colorito del signor Fontana era notevolmente migliorato, il suo spirito era molto buono, la febbre era scesa e non mostrava alcun segno di debolezza.
Con pochi aghi e una ciotola di erbe, aveva recuperato molto!
"Signor Fontana, è bello vederla finalmente sveglio!".
Anche Lucia era estremamente sorpresa, solo pochi istanti fa dubitava delle capacità di agopuntura della signorina Rizzo.
Incuriosita, chiese: "Signor Fontana, si sente poco bene?".
Alberto bevve un sorso d'acqua e scosse la testa: "No, mi sento molto più leggero".
A causa della sua vecchia malattia, aveva sempre sentito una sensazione di soffocamento nel petto, ma ora quella sensazione si era inspiegabilmente dissipata, lasciandolo in una sensazione di rilassamento senza precedenti, e sospirò profondamente di sollievo.
A causa della sua vecchia malattia ricorrente, aveva cercato aiuto da Maurizio Conte diverse volte in passato, e sebbene le sue medicine fossero efficaci, non erano mai state così buone.
Non poté fare a meno di rivolgersi a Ivan e chiedergli: "Che medicina ho preso questa volta? È molto efficace".
"Signor Fontana, non posso dirlo con certezza, la ricetta è di Lucia".
Guardandosi intorno e notando l'assenza di Maurizio Conte, Alberto aggiunse: "Dov'è Maurizio Conte? Non è stato lui a prescrivermi la medicina questa volta?".
Ivan non sapeva come rispondere, esitò un attimo prima di rispondere: "Maurizio Conte non è in farmacia in questo momento, è fuori per lavoro, tornerà tra un po'. Signor Fontana, questa volta non è stato Maurizio Conte a curarla e la medicina non è stata prescritta da lui".
Alberto era sorpreso, non si aspettava che in farmacia ci fosse qualcuno con competenze mediche superiori a Maurizio Conte?
"Allora chi l'ha prescritta?".
"È..." Ivan non sapeva come presentare Patrizia, così alzò lo sguardo per vederla, ma non era nella stanza.
"Lucia, dov'è la signorina Rizzo?".
Lucia era perplessa, perché Patrizia era scomparsa dopo aver consegnato le erbe: "Forse se n'è andata".
Dopo tutti quei discorsi, non avevano ancora detto chi fosse questa persona.
Alberto aggrottò le sopracciglia, sul punto di fare altre domande, ma fu interrotto da una forte apertura della porta.
"Dov'è Alberto? Come sta?"
Il nuovo arrivato aveva il fiato corto e la voce piena di ansia.
Nonostante l'età avanzata, emanava vitalità. Era Maurizio Conte, che era tornato di corsa.
"Signor Conte? Finalmente sei tornato!". Lucia lo guardò, comprendendo la sua comprensione.
Poiché il suo telefono era irraggiungibile, gli aveva mandato un messaggio: il signor Fontana è nei guai, il suo vecchio disturbo si è ripresentato, la situazione è critica, Signor Conte, torna subito.
Era così lontano da loro quando gli aveva inviato il messaggio, quindi non si aspettava che tornasse così presto. Sembrava che avesse visto il messaggio e si fosse affrettato a tornare.
"Alberto?"
Maurizio Conte rimase immobile, guardando Alberto seduto sul letto, con un aspetto sano ed energico, e non poté fare a meno di sentirsi sconcertato.
"Alberto, ora sto bene".
I tre lo guardarono, sentendosi tutti un po' impotenti. Era difficile spiegare tutta la storia.
Maurizio Conte si avvicinò con curiosità e si sedette sul bordo del letto: "Alberto, Lucia mi ha lasciato un messaggio dicendo che eri in condizioni critiche. Ma ora sembri stare bene. Che cosa sta succedendo?".