Capitolo 2.2
Vasilina
Guardo il grosso cazzo nelle mani segaligne dell'uomo sorridente. Ruslan è affascinante. Duro. Il suo sorriso è allo stesso tempo schiavizzante e costrittivo. Faccio un passo verso di lui.
È duro. La figa è dolorante dopo un'invasione così violenta. Era abituata all'inattività, solo di tanto in tanto sprizzava deboli orgasmi nella vasca da bagno dal potente getto diretto al clitoride. E negli ultimi mesi non volevo nemmeno accarezzarmi.
Ora ci sono due uomini con me. E sono già venuta due volte. Come una gatta. Come se fossi in calore.
- Sai, però", batte i palmi delle mani sulle ginocchia, "siediti su di me, Vasya.
Mi giro e faccio quello che dice il teppista. Kai è in piedi davanti a me. Il suo cazzo è di nuovo pronto.
- Vediamo... - Smiley mi solleva e poi mi fa sedere.
Il suo lungo cazzo scivola dentro di me con un suono feroce e viscoso. Grido, sentendolo in profondità. Inarco la schiena. Le mani di Ruslan sono sui miei seni e li stringono.
- Tette del cazzo. Così grandi, così morbide. Cazzo. Potrei strizzarle così. Dai, tesoro, salta sul mio cazzo.
Comincio a muovermi. Lentamente, con attenzione. Dio, è passato molto tempo dall'ultima volta che mi sono sentito così. Ma chi voglio prendere in giro? Non mi sono MAI sentita così. Ruslan mi accarezza le natiche, i suoi palmi si posano sulla mia pelle. Mi copro gli occhi, immergendomi nelle sensazioni.
Il modo in cui il cazzo lungo e duro mi sbatte nell'utero. Il modo in cui si infila con insistenza nella mia vagina. Non conosco affatto questi uomini! Perché si sentono così bene?
- Aaah! Sì! Di più! - Urlo quando sento di nuovo le labbra di Kai sui miei seni.
Sono così sensibili, così pesanti! Oh, mio Dio! È così bello!
- Vuoi che te lo infili più a fondo? - Ruslan ringhia: "Cazzo, sto per esplodere... sei davvero stretto come una figa.....
- Mmm! Mmm! Oh, mio Dio! - Salto, guidato dalle forti braccia della faccina sorridente.
E Kai. Mi sta succhiando il seno. Mi guarda con i suoi occhi blu. Senza vergogna. E anch'io lo sono.
- La mamma è felice? - Ride, mordicchiando i miei capezzoli arrossati.
- SÌ! - Sborro di nuovo, tremando e dimenandomi sul cazzo di Ruslan.
- Cazzo... - espira sorridendo, -sei qualcosa, Vasya...
All'improvviso mi bacia tra le scapole. Fa scorrere delicatamente la sua lingua lungo la mia spina dorsale. Il suo cazzo scivola fuori da me e il suo seme inizia a fuoriuscire, macchiando la sedia di pelle.
Ruslan mi cinge le spalle con un braccio e raggiunge la mia figa, strofinando il suo sperma sul mio clitoride. Con l'altra mano mi stacca i capezzoli uno ad uno.
- Non ho mai visto una puledra così... sfrenata", ringhiò mentre continuava a farmi impazzire.
- La addomesticheremo", Kai ficca la mano in uno dei cassetti e tira fuori un tubo blu, "il tuo culo è pronto per un cazzo, eh Lina?
Mormoro qualcosa, restringendomi contro le dita del sorridente. Mi prende in braccio e mi mette sul letto. Guardo gli uomini che non molto tempo fa mi spaventavano con i debiti di mio marito. Alti, pompati, con le spalle larghe. Maschi veri. E io sono la loro femmina imperfetta.
Il pensiero mi ha fatto stringere la figa, facendo fuoriuscire un altro carico di seme. Gesù, quanto ce n'è? Kai si toglie i pantaloni, Ruslan la camicia. Poi l'uomo sorridente si posò su di me.
- Togliti la gonna. No, no, no. Lo farò da solo... - prende il tessuto con i denti e lo tira giù.
- Sei bellissima, - sussurra Kai, masturbandomi, - ti sta bene stare a gambe aperte... cosce così sode, culo sodo, tette grandi. Sei un'opera d'arte, Lina.
Entrambi si alzano in piedi, masturbandosi, per nulla imbarazzati. E io sono sdraiata, con le mani che si avvicinano ai miei seni. Mi toccano i capezzoli. Vedo gli occhi dei miei amanti occasionali scurirsi. Faccio scorrere la mano verso la mia figa, strofinando il residuo di sperma sulle mie labbra.
- Vieni qui", Kai mi tira i capelli sul pugno, poi mette la bocca sul mio cazzo, "smettila di masturbarti, ti stiamo soddisfacendo qui.... Succhialo, mamma.
Lo lascio entrare. Gemo.
- Mettiti a quattro zampe", Ruslan salì sul letto e iniziò a massaggiarmi il sedere.
Mentre succhio Kai, il suo amico mi stira metodicamente l'anello dell'ano. È una sensazione così bella! Ogni tocco, ogni movimento di questi maschi arrapati, mi piace. Mi piace! Mi piace!
- Puttana... un anno. cazzo. Come sono usciti quei bei buchetti, eh? Ti sei accarezzato? - Ruslan ansima, posandosi sul mio culo.
- Д... Si'. - Sto impazzendo.
- Non stringere. Ti farà male, ti strapperò... Non ne abbiamo bisogno, Vasya. Rilassati. Lascia che faccia sentire bene la tua ragazza.
Mi lascio andare. Mi concentro sul profumo di Kai, che mi fa salire sul tetto. Nel frattempo, la ragazza sorridente mi apre il culo vergine. Entra quasi fino alle palle. Lentamente. Poi esce. E di nuovo dentro.
- Ti fa sentire bene? - Gemendo, ti piace lavorare questa ragazza, eh? E' fatta per il mio cazzo.
- Sì! Sì! Molto... non fermarti... - mormoro, sbavando mentre Kai spinge forte e profondo nella mia gola.
Sono così sporco, così vizioso, così cattivo! E mi piace. Stasera sarò una femmina così arrapata per due maschi forti. Voglio dire, può una mamma quasi single avere orgasmi multipli?
Finché nessuno lo vede, nessuno lo sa....
E' una cosa che eccita...
Urla, schiaffi. Il mio culo esposto ammirato da un uomo enorme e tatuato. Un uomo bellissimo. Che mi aveva appena scopato il culo. e io stavo venendo.
- Sei fottutamente sensibile... Cazzo. la ragazza più dolce. Sali sopra, ti scoperemo insieme...
Kai si sdraia sul letto, io mi siedo dandogli le spalle. Ruslan è in piedi, si accarezza... il suo sguardo è confuso. Ha di nuovo fame. E io... Dio, cosa mi succede? Sono pazza.
- Oh, sì. Mamma, il tuo culo ha preso il mio cazzo. Ti piace?
È venuto dentro di me con tanta calma, mi ha aperto, mi ha penetrato. Era come se fosse giusto.
- Non aver paura, Lina, sdraiati sopra di me. così. Vieni. Tesoro mio. Fidati di me, ti terremo in braccio. Non ti farà male, te lo prometto.
Allargai le cosce, guardando Ruslan che portava il suo cazzo alla mia figa.
- Sta trasudando... Cazzo! Ora le sborro sulla figa... - ringhia la faccina sorridente ed entra delicatamente, - fa male?
- No... NO! - Grido, quasi perdendo i sensi.
Ognuno di loro è in me ora. Entrambi. brutale, prepotente, duro. E io mi sento così tenero. Mi sento bene, molto bene. Non ne ho mai avuti due dentro di me. I miei buchi non sono mai stati aperti così, stimolati così. Ho voglia di piangere.
Orgasmi... urla... gemiti.
Questa notte ne è piena. Non ricordo di essermi addormentato. Ma il risveglio è dolce, come se non avessi dormito affatto prima. Mi stiracchio, tutto il mio corpo pulsa in un piacevole languore.
Sono solo a letto, nella mia stanza.
- Così è finita la mia avventura viziosa", mi faccio una doccia fresca, faccio i bagagli e torno a casa.
Completamente ignaro del biglietto che giace sul comodino....