Dominata dal milionario crudele
Riepilogo
La vita di Aryanna Viscardi cambia drasticamente dopo la morte del padre e della sorella in un incidente stradale. Con la madre sprofondata nel buio della depressione, Aryanna firma un contratto di lavoro con un uomo arrogante ed esigente che sconvolgerà il suo mondo. Silvain De Castelbajac, un uomo che nasconde segreti dietro la sua facciata di perfezione. Per tenere in ordine la sua casa, decide di assumere la giovane Aryanna come domestica. Fin dall'inizio, Silvain prova un'intensa attrazione per la giovane donna e inizia a sviluppare un'ossessione per lei. Nonostante sia consapevole delle proprie azioni manipolatrici e dominatrici, Silvain non riesce a resistere all'irresistibile Aryanna. Nel frattempo, Aryanna lotta con i propri sentimenti per il suo datore di lavoro dalla personalità complicata. Nonostante tutti i segnali d'allarme, Aryanna si scopre sempre più attratta dal manipolatore patologico Silvain.
Introduzione
"La prepotenza abita in lui,
e dietro la maschera, solo fragilità.
Lei lo sapeva nel momento stesso in cui
quando il suo sguardo dominante la catturava, ma lui vedeva la sua debolezza, la debolezza di vetro
debolezza, il vetro che lo rendeva ostaggio di un destino frammentato.
frammentato. Era un muro senza fondamenta, un piedistallo caduto, l'assurda immagine
un piedistallo caduto, l'assurda immagine che brucia nel proprio inferno.
il proprio inferno.
***
Ha cercato di fuggire dal crollo, nascondendo le lacrime, facendosi forte e dominante. Ha finto di essere un serpente velenoso con un morso, ma sa che l'effetto tossico risiede solo nel suo essere.
Influenzato dall'inferiorità, non riesce a vedere il lato positivo, si guarda allo specchio e dice: "Oh, il mio riflesso è perfetto".
Così pieno di grandezza, una fantasia che si dissipa da sola, perché lui stesso è caduto, come una stella che non ha retto un solo secondo nel cielo. E torna al mondo dimostrando di essere appollaiato in alto, mentre in realtà è solo appeso a un filo.
È un faro che si è spento, un perdente che ha smesso di correre, si giustifica dicendo che il suo cammino è pieno di buche; sa che è diretto verso il vuoto, per finire spezzato, non può
Si sente fragile, per questo finge di essere un guscio all'esterno, dentro è solo pelle esposta alle fiamme che divorano le sue forze... Poi il fuoco lascia deboli ceneri, e in un soffio di vento sono sparite.
È ridotto a nulla, il suo potere ha finito per essere un miraggio, una falsità che si veste di verità. L'irrealtà vivente nella sua testa lo spinge a mostrare la traiettoria che non conosce intermittenze. In fondo attraversa un tunnel buio, dove si trova la distruzione, fuori è nato un essere narcisista che è cresciuto, che cammina su tutti, il suo percorso è l'infinito.
Tuttavia, l'eternità gli è stata strappata, si sente solo, è un bicchiere di vino vuoto, perché il suo contenuto cremisi si è riversato nell'inesistenza, e tra le schegge sparse a terra, è solo un uomo senza nome, e cerca segretamente cosa significhi vivere, una ragione per esistere.
È Silvain De Castelbajac, il capo dei narcisisti.