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Capitolo 3

-Buongiorno", mi alzo subito e sento la voce della moglie del mio capo.

Abbasso gli occhi per la vergogna, non voglio che pensi male, anche se suo marito mi ha attraversato la mente più volte nudo.

-Amore, cosa ci fai qui?", chiede sorpreso il mio capo.

Si alza per avvicinarsi a lei e baciarla sulle labbra.

-Passavo di qui con Marisa e volevamo andare a trovare i nostri mariti", sorride, guardandomi di traverso, "Anche se vedo che siete impegnati.

-È solo un servizio fotografico e poi ho il giorno libero", accarezza la guancia della moglie, "Sei bellissima".

-Anche tu.

-In posizione", grida il fotografo.

La signora Turman e io ci allontanammo dall'area per continuare la seduta, rimanendo in piedi insieme a guardare il mio capo.

Guardo Diana di lato, è davvero bella, degna del signor Turman, anche lei ha gli occhi azzurri ma di un azzurro più intenso, i capelli castani raccolti a metà e pettinati con eleganza la fanno sembrare fenomenale, è quasi della mia stessa altezza, solo due centimetri più alta di me secondo Google, per non parlare del suo bel corpo e di quel modo elegante e sobrio di vestire.

Per i suoi quarantacinque anni è più bella di alcune ventenni.

-Cindy", la guardo, "Tu che sei l'ombra di mio marito... non hai notato nulla di strano?

-Qualcosa di insolito?

-Sì, lo sai", sospira, "uscite frequenti, cene che non sono in programma", dice.

-Non la capisco - Certo che la capisco.

-Mi guarda: "Non hai visto Patrick con un'altra donna?

-No, non fa altro che lavorare e tornare a casa", alza un sopracciglio, "La ama, non sarebbe capace di tradirla.

Ed è vero, il signor Turman non ha occhi che per Diana, non sarebbe capace di esserle infedele.

Patrick

-Non pensavo che la sua segretaria frequentasse posti così esclusivi", commenta mia moglie mentre si toglie il cappotto.

-Credo che il suo ragazzo abbia dei soldi", mi tolgo la giacca.

-Sai molte cose su di lei", la guardo. "È carina, un po' insipida, ma è quello che piace agli uomini d'affari che vogliono mantenere una relazione segreta con una persona giovane come lei, no?

-Diana...- mi guarda innocentemente - Se quello che stai insinuando è che ho qualcosa con lei, lascia che ti dica che non lo farei mai, le sono affezionato, certo che lo sono, potrei anche dire che la vedo come una figlia per me.

-Ma non è così", sospiro, "stavo solo dicendo amore, un semplice commento.

-Conosco i tuoi commenti e, inoltre, sei stato un po' scortese con loro.

-Non ho detto nulla di male", si toglie i tacchi.

-Certo - Non voglio litigare con lei - È stata una bella serata, vero?

-Come gli altri", minimizza.

Mi avvicino a lei mentre si gira per andare al guardaroba, la riabbraccio e le lascio un bacio sul collo.

Diana è l'amore della mia vita, da quando l'ho incontrata a quella festa organizzata da suo padre sono rimasto affascinato dalla sua bellezza, capelli castano scuro, occhi azzurri, lineamenti fini e corpo da dea, ho voluto conoscerla fin dal primo momento, non ho esitato ad avvicinarmi a lei e quando sono stato lì i miei nervi mi hanno tradito lasciandomi senza parole quando l'ho vista da vicino, ha sorriso dandomi un sottile "ciao", sembravo stupido guardandola come se non fosse di questo mondo.

Cominciammo a conoscerci, lei aveva diciotto anni e io diciannove, come se il destino fosse già breve per noi ci innamorammo in fretta, è vero che lei era sempre stata la figlia di papà, capricciosa e altezzosa, una di quelle che ti guardano con superiorità sostenendo che nessuno le merita, ma a me non importava, la conoscevo bene e so che è brava, oltre a questo mi innamorai di lei, non si lasciava corteggiare da nessuno finché non arrivai io e ruppi quella barriera.

Ci siamo sposati un anno dopo perché il nostro amore era così grande, due mesi dopo abbiamo scoperto che mio figlio Elias era in arrivo, questo mi ha reso molto felice e anche se eravamo giovani abbiamo fatto tutto il possibile per sistemare le cose, la mia famiglia è la cosa più preziosa che ho, non so cosa farei se un giorno la perdessi.

-Perché non ricordiamo i vecchi tempi?", lasciò un altro bacio e fece scorrere le mani sulle curve di lei.

Rilascia la presa e mi guarda divertita.

-Ecco perché, e siamo vecchi", faccio un respiro profondo, "È vero che alla nostra età abbiamo un aspetto fenomenale, ma la prestazione non è più lo stesso amore, tanto meno quello di un uomo.

Distolgo lo sguardo per non fargli capire che il suo commento mi ha colpito.

-Tu pensi di sì, perché sono abbastanza sicuro di avere prestazioni pari o superiori a quelle di quando avevamo vent'anni", ride.

-Un altro giorno, ok", mi bacia le labbra, "oggi sono stanco", si gira e torna nel suo guardaroba.

Emetto un sospiro, mi siedo sul bordo del letto per pensare, per cercare di capirla, ho perso il conto dell'ultima volta che siamo stati insieme in intimità, nemmeno il giorno del mio compleanno abbiamo fatto l'amore, lei è così, il suo umore cambia troppo e a me non resta che capire e aspettare.

Benjamin, uno dei miei amici, mi ha spesso accostato all'idea di farsi un'amante, ma io non posso, amo troppo mia moglie, in ventisei anni di matrimonio non ho mai toccato un'altra donna oltre a lei, a volte può essere fredda o troppo orgogliosa con me, ma non le farei mai una cosa del genere, non se lo merita.

Dopo aver riflettuto un po' mi dirigo verso l'armadio dove mi metto il pigiama, quando esco lei si è già addormentata sul suo lato del letto, così mi sdraio sul mio lato del letto per riposare un po'.

La mattina mi sveglio molto presto per andare a correre, quando torno a casa mi alleno nella palestra che abbiamo qui, quando finisco vado in camera a farmi una doccia, mi vesto con un abito sartoriale come al solito, mi pettino senza perdere il mosso e scendo in sala da pranzo dove mia moglie è già con delle fragole nel piatto.

-È tutto quello che avrai per colazione", mi guarda.

-Marisa viene a fare colazione alle dieci", sorride, rallegrando la mia giornata.

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